Baku in due giorni

La scorsa estate, andando in Uzbekistan, abbiamo fatto scalo a Baku per risparmiare sul volo di andata e ne abbiamo approfittato, così, per vedere una città che forse non sarebbe mai finita nel nostro radar, ma che ci ha positivamente sorpresi. Se anche voi trovate offerte convenienti con la compagnia azera mentre volate a est o, semplicemente, se questa città vi incuriosisce, ecco cosa fare a Baku in due giorni.

vista su Baku dal belvedere

Baku, capitale dell’Azerbaigian, è affacciata sul Mar Caspio, che in realtà è un enorme lago situato in una depressione della terra. La città, infatti, sorge a -28m sul livello del mare, il che la rende la capitale “più bassa” al mondo.

Baku in due giorni
cosa vedere

La città vecchia, in azero İçəri Şəhər, è patrimonio dell’UNESCO dal 2020 ed è tutta circondata dalle massicce mura medievali. Perdetevi tra le vie del centro per scoprire scorci inaspettati in cui antico e moderno si fondono.

La scoperta di Baku inizia dal suo centro storico e da un edificio medievale che, però, potrebbe avere radici molto più antiche. Ai tempi dell’impero persiano, infatti, Baku era un importante centro dello zoroastrismo, meta di pellegrinaggio per rituali dedicati al culto del fuoco. Una delle ipotesi per il toponimo Azerbaigian è, infatti, “terra del fuoco”.

Molto importante per la storia della città, fatto costruire dall’omonima dinastia, che fu a capo della città per diversi secoli, tra l’861 e il 1538, alternando periodi di autonomia e periodi di vassallaggio. Il palazzo è in realtà un insieme di edifici di uso istituzionale, religioso e include anche un complesso funerario. La visita costa circa 7€.

Il lungomare costeggia il Mar Caspio per 7km e volendo si può percorrere anche in bici. Il momento migliore per goderselo è la sera, quando tutta la popolazione cittadina si riversa qui per passeggiare e mangiare sugli scogli e sulle panchine. Ci sono anche molte bancarelle di gelati, zucchero filato e street food. 

Tra il simpatico e il trash, questa zona con canali ricostruiti sul lungomare di Baku ci era stata caldamente consigliata dal tassista che ci ha accompagnato in centro dall’aeroporto, che ci aveva anche mostrato orgogliosamente un video per invogliarci. Se ve la sentite, potete anche fare un giro su una gondola elettrica!

Consigliato da qualsiasi sito, guida e persona che sia stata a Baku, sembrava davvero imperdibile. È in effetti un museo ben organizzato, interattivo, con alcuni telai in funzione che permettono di osservare il lavoro di abilissime signore e tanti tanti tanti tappeti. Se non siete fan del genere – io non lo sono – dategli comunque una chance, magari come rifugio per le ore più calde della giornata. L’ingresso costa circa 5€.

Questa bella moschea di recente costruzione si trova nel cuore dell’enorme Central Park, che già occupa uno spazio immenso e quest’estate erano ancora in corso lavori di ampliamento. 

Altra bellissima moschea, un po’ fuori dal centro, che si raggiunge con una corsa di Bolt di circa 3€ andata e ritorno. Noi l’abbiamo trovata chiusa e non so se sia aperta ai visitatori, ma vale la pena anche vederla da fuori e deve essere molto bella anche al tramonto.

È il luogo ideale per aspettare il tramonto. Lo trovate proprio così su Google Maps e potete raggiungerlo con la funicolare dal centro o a piedi. In quest’ultimo caso dovrete fare una scalinata piuttosto impegnativa, ai piedi della quale, però, troverete banchetti che vendono mais, caramelle, caffè o pop corn per godersi lo spettacolo del tramonto come se foste al cinema. Idea che ho trovato geniale.

Le tre torri diventate il simbolo di Baku richiamano l’importanza che il fuoco, con il passato zoroastriano e i giacimenti di gas, ha per la città. Si apprezzano di più da lontano ma, se volete coglierne l’imponenza, potete ammirarle dalla terrazza panoramica o dal parco Dagustu. Danno il meglio di loro di sera, quando sono illuminate con diverse animazioni. 

Il centro culturale dedicato all’ex presidente è stato progettato da Zaha Hadid e oggi ospita una sala conferenze, tre auditorium, una biblioteca e un museo; è interessante anche soltanto vederlo da fuori per apprezzarne l’architettura: la peculiarità è che non ci sono colonne, né dentro né fuori. 

dove mangiare a Baku in due giorni

Terrace 145

Locale con un bel rooftop situato all’ultimo piano dell’hotel Sultan Inn, dove abbiamo assaggiato lo shah pilaf, un piatto tipico azero suggeritoci dal driver che ci ha accompagnato dall’aeroporto all’hotel. Shah pilaf letteralmente vuol dire “re del riso” ed è una sfoglia ripiena di riso agrodolce, con albicocche, prugna secca, uva passa e castagne.

Caybagi 145

Se volete adeguarvi all’usanza molto local di fare aperitivo con il tè, questo è il luogo perfetto per farlo: il locale, a due passi dalla Maiden Tower, è meraviglioso e c’è spesso musica dal vivo. Il tè viene servito con marmellate e frutta secca o con dei vassoi colmi di dolci. 

Qaynana Restaurant

Su consiglio del receptionist del nostro hotel abbiamo cenato in questo ristorante molto gettonato e molto bello, dove abbiamo mangiato benissimo spendendo circa 10€ a testa. Super consigliato. 

come muoversi a Baku

Se, come noi, non avete in programma di fare escursioni fuori città, non sarà necessario noleggiare un’auto. In città ci si muove agevolmente con i mezzi pubblici e, soprattutto, con Bolt, capillarmente diffuso e sempre molto comodo per non doversi preoccupare di contrattare con i tassisti e per sapere in anticipo quanto si spenderà per la corsa. Noi l’abbiamo usato per gli spostamenti in centro spendendo sempre un euro o due a tratta.

dove dormire a Baku

Se pensate di visitare Baku in due giorni vi consiglio di alloggiare all’Hillside City Center Hotel, posizione molto centrale, ideale per girare comodamente a piedi, e prezzi decisamente onesti (70€ due notti, colazione inclusa allestita, a buffet, in un ristorante vicino)

cosa fare a Baku in due giorni o più

Se avete più tempo da dedicare alla città, magari perché è la meta di un weekend lungo o la tappa di un più ampio on the road azero, nelle vicinanze ci sono i vulcani di fango del parco nazionale di Gobustan (il nostro hotel organizzava un’escursione, ma ne trovate anche su Viator o GetYourGuide) o l’antica capitale Samakhi con costruzioni che ricordano l’India Moghul o l’architettura uzbeka, come il mausoleo delle sette cupole.

Spero di avervi incuriosito con questo articolo. Gli scali offrono sempre ottime occasioni, secondo me. L’anno scorso, ad esempio, avevamo scoperto Kuala Lumpur, ma se viaggiate con Turkish Airlines non perdetevi la formula stopover con una o due notti a Istanbul