Cipro in quattro giorni

Cipro è la terza isola del Mediterraneo per grandezza, è poco più piccola di Sicilia e Sardegna, per intenderci, quindi riuscire a vederla tutta in pochi giorni è una pretesa irrealistica. Meriterebbe almeno un paio di settimane per una visita esaustiva, ma se avete pochi giorni a disposizione e volete comunque approfittarne per conoscere questa “strana” isola, siete nel posto giusto: in questo articolo provo a suggerirvi cosa vedere, dove alloggiare, come muovervi e dove (e cosa) mangiare a Cipro in quattro giorni.

Cipro in quattro giorni
il sito archeologico di Kourion

L’isola di Cipro ha avuto una storia complicata, ed anche il presente non è tutto rose e fiori. Da sempre contesa tra oriente e occidente per la sua posizione di avamposto nell’estremità orientale del Mediterraneo, è stata occupata nei secoli dai popoli più disparati – nell’ordine e limitandoci ai più famosi: Persiani, Tolemei, Romani, Veneziani, Ottomani, Inglesi… – che ne hanno fatto di volta in volta scalo commerciale o base militare, senza mai includerla realmente nei propri progetti politici e culturali. L’impressione che se ne ha oggi, quindi, magari superficiale, è che l’isola non abbia una vera identità, che forse la stia ancora cercando. 

Dal 1974, poi, l’isola è divisa in due: la repubblica di Cipro, a sud, riconosciuta dalla comunità internazionale e membro, dal 2004, dellUnione Europea, e la repubblica turca di Cipro nord riconosciuta dalla sola Turchia che la occupa militarmente con il suo esercito. Tra i due stati si estende una zona cuscinetto controllata direttamente dalle Nazioni Unite. Nel sud dell’isola, inoltre, ci sono due avamposti militari ancora sotto il controllo britannico. 

Nel 2002, dopo ventinove anni dalla costituzione della Green Line che separava la capitale Nicosia e tutta l’isola, sono stati inaugurati dei check-point per permettere ad abitanti e visitatori di spostarsi da nord a sud e viceversa. Oggi è infatti possibile muoversi in entrambe le aree dell’isola, con alcuni accorgimenti: in città il check-point è presidiato 24h al giorno, in alcuni momenti potrebbe crearsi un po’ di coda perché i documenti (è sufficiente la carta d’identità per i cittadini europei) vengono controllati sia in uscita che in entrata da entrambe le polizie, cipriota e turca, ma i controlli sono in genere piuttosto rapidi. 

Se, invece, volete spostarvi in auto considerate che di solito l’assicurazione stipulata a sud non vi copre a nord e viceversa, quindi se prevedete di trascorrere più giorni in una delle due zone considerate di noleggiare l’auto direttamente in quella che vi interessa ed eventualmente affidarvi a taxi, mezzi pubblici o escursioni organizzate per spostarvi nell’altra. Se, invece, avete molto tempo a disposizione, vi consiglio di riconsegnare l’auto e noleggiarne un’altra.

Noi, avendo solo quattro giorni a disposizione, ci siamo concentrati sulla zona meridionale, limitandoci a visitare della zona sotto il controllo turco soltanto i quartieri settentrionali di Nicosia.

come arrivare a Cipro

Gli aeroporti principali dell’isola sono Larnaka, a sud-est, e Paphos, a sud-ovest. Il primo è servito dalla maggior parte delle compagnie di bandiera ed è operativo anche nei mesi invernali, Paphos invece aumenta la sua attività in alta stagione ed è l’aeroporto di riferimento se volate con Ryanair. La posizione di Larnaka è più strategica, ma se trovate un’offerta su Paphos non disperate: l’isola si gira comodamente e potete sempre prevedere di cambiare alloggio per avvicinarvi all’estremità orientale dell’isola, la più distante da Paphos.

Noi abbiamo volato con Aegean Airlines all’andata (compagnia con la quale mi trovo sempre molto bene, la consiglio) e Cyprus Airways al ritorno che non mi sento di consigliare anche perché un paio di giorni prima del volo ci hanno cambiato l’orario anticipandolo di diverse ore.

come muoversi a Cipro

Benchè l’isola sia servita da una rete di mezzi abbastanza efficiente, noi abbiamo preferito noleggiare la macchina e l’abbiamo fatto con Aercar rentals, spendendo 130€ per cinque giorni, ai quali abbiamo aggiunto 15€ al giorno per avere l’assicurazione completa. L’agenzia è a qualche minuto di auto dall’aeroporto ma il servizio di navetta è molto efficiente e loro molto disponibili. Consigliato.

dove alloggiare a Cipro

Noi abbiamo alloggiato al Poseidon’s Pool Paradise a Skarinou, al centro della costa meridionale, ideale per spostarsi in ogni direzione (quaranta minuti da Nicosia, un’ora da Paphos e Ayia Napa) e prezzo davvero competitivo (50€ a notte per un bilocale con cucina attrezzata). Tutti gli appartamenti sono intorno ad una corte con piscina e c’è un parcheggio comunale gratuito poco distante, che noi abbiamo trovato sempre disponibile.

Non è prevista la colazione ma a meno di un chilometro c’è il supermercato Alphamega che ha un reparto forno molto ricco al quale potrete fare rifornimento di cose tipiche, come la flaouna, ripiena di ricotta, menta e uvetta, o una versione locale della spanakopita.

Cipro in quattro giorni –
l’itinerario in breve

volo dall’Italia

Nicosia

Paphos e dintorni: i siti archeologici, Coral Bay, Aphrodite’s Rock

monti Troodos, Kourion

costa sudorientale: Fig Tree Bay, Capo Greco, Nissi Beach, Aya Napa

volo per l’Italia

giorno 1

Nicosia

La capitale di Cipro è l’unica al mondo ad essere divisa tra due stati. La linea di separazione tra Cipro e Cipro nord corre attraverso il centro della città ed attraversa una delle vie più frequentate da entrambe le parti, Ledra sreet. È da qui che inizia il nostro giro della città, anche perché abbiamo parcheggiato al Ledras Municipal Parking, proprio qui (5€ per 10 ore, decisamente consigliato).

Da Ledra street abbiamo subito attraversato il checkpoint e abbiamo esplorato il nord, seguendo l’itinerario a piedi proposto dalla nostra Lonely Planet.

  • Moschea Selimiye (in fase di ristrutturazione durante la nostra visita)
  • Moschea Haydarpasa
  • Quartiere Karabab
  • Caravanserragli di Kumarcilar e Buyuk Han
  • Ataturk Meydani (una colonna celebrativa)
  • Quartiere Arabahmet
  • Chiesa armena
  • Parco Yigitler, che per anni è stato l’unico punto dal quale gli abitanti del sud e del nord potevano vedersi, perché si trova leggermente più in alto rispetto al resto della città. Oggi è ancora circondato dal filo spinato e presidiato dalle torrette dell’ONU.
  • Zahara Sokak, una strada allegra e piena di locali in cui fare aperitivo.
Cipro in quattro giorni
Zahara Sokak

Incontrerete tanti locali invitanti in cui fermarvi a bere un caffè, ma se vi piace il caffè turco non potete perdervi Ozerlat, un caffè antico, aperto dal 1917. Insieme al caffè turco (e al caffè freddo, d’ispirazione greca) serve anche immense fette di torta.

Anche qui ci siamo affidati alle indicazioni della Lonely Planet e le nostre tappe sono state:

  • piazza Faneromeni
  • Moschea Omeriye
  • Casa museo di Hatzigeorgakis (residenza ottomana del XIX secolo)
  • Palazzo dell’arcivescovo e chiesa di Agios Ioannis
  • Mura veneziane
  • Piazza Eleftheria, disegnata da Zaha Hadid

Se avete tempo, voglia e un costume con voi potete approfittare dell’hammam Omeriye. Controllate gli orari sul sito per sapere quali sono i giorni in cui i trattamenti sono aperti alle coppie (60€ a coppia per ingresso e bagno turco, senza trattamenti speciali) e in alta stagione prenotate. 

Zanetto’s

Ne avevo letto ovunque, quindi siamo andati da Zanettos, che è un’istituzione in città: gettonato dai turisti ma frequentatissimo anche dai local, il che rende abbastanza necessaria la prenotazione (se non l’avete e viaggiate fuori stagione, tuttavia, può essere che vi facciano accomodare dopo un po’ di attesa, come è successo a noi). 

Il motivo del successo è presto spiegato: si tratta di un ristorante che propone mezze in formula all you can eat a prezzo fisso (25€ per il menu onnivoro, 18 per quello vegetariano), escluse bevande. Dal momento in cui vi accomoderete nel bel giardino i camerieri inizieranno a lasciare senza posa sul vostro tavolo decine di vassoi con alcuni dei più celebri piatti ciprioti spaziando dalle salse al pesce, dalla carne grigliata al riso. Arrivate affamatissimi e abbiate il coraggio di rifiutare qualche portata. A mio parere, tuttavia, esperienza sopravvalutata: il conto è stato per noi decisamente superiore alla media dell’isola e la qualità delle pietanze non eccelsa. Secondo me si trova di meglio in città.

giorno 2

il secondo giorno ci siamo spinti verso l’estremità sudoccidentale e abbiamo esplorato i dintorni di Paphos. 

Nea Paphos

È quasi ironico che le rovine dell’antica città abbiano il nome di nea Paphos, ma tant’è. Il sito conserva mosaici di età romana straordinariamente ben conservati, oltre ad edifici di minore interesse, a mio parere, quindi se lo visitate in piena estate o avete poco tempo potete concentrarvi sulla prima parte, quella dove sono conservati i mosaici, e saltare mura, odeion e agorà. In estate chiude alle 19.30 – meglio andarci al mattino presto perché c’è pochissima ombra – e l’ingresso costa 4,5€. Si può scaricare un’app per mappe e spiegazioni.

Tombe dei re

Non lontano da Nea Paphos (i due siti sono collegati da una strada costiera percorribile in bici, volendo) c’è quest’altro sito molto interessante. Non si tratta di tombe di reali (tranne una), ma si chiamano così perché costruite ispirandosi alle tombe dei re a Luxor, grazie ai frequenti contatti con l’Egitto durante il periodo del regno tolemaico, quindi con stanze di sepoltura sotterranee, benché meno imponenti e soprattutto meno decorate di quelle egizie.

L’ingresso costa 2,5€ e si possono visitare otto tombe. In realtà, si assomigliano un po’ tutte. Io vi consiglio la numero 3 (consigliata anche dalla Lonely) e la numero 8, che potrebbe essere stata effettivamente la tomba di un vero re, uno degli ultimi Tolomei, marito di Cleopatra VI, morto a Cipro.

Coral Bay

È il momento di rinfrescarsi al mare: ad una ventina di minuti di distanza dalle aree archeologiche si trova questa lingua di sabbia bianca attrezzata con ampio parcheggio gratuito, bar e stabilimenti. Il set lettini e ombrelloni costa 7,5€ per tutta la giornata.

Lara beach

Se preferite un contesto più wild potete proseguire un pochino lungo la costa e raggiungere questa caletta famosa per essere frequentata dalle tartarughe. Tuttavia, la strada per raggiungere questa spiaggia è sterrata e non facilissima da percorrere, quindi guidate con prudenza (anche perché generalmente le assicurazioni non coprono i danni causati da strade sterrate).

Aphrodite’s Rock

Sulla via del rientro, ci fermiamo ad aspettare il tramonto in quello che è detto essere il luogo natale della dea Afrodite. Secondo il mito, infatti, la dea sarebbe nata dalla schiuma del mare nel punto in cui erano caduti in acqua i genitali del dio Urano, evirato dal figlio Crono. Chicca trash: si può scaricare un’app che, grazia alla realtà aumentata, permette di vedere Afrodite che emerge dalle acque! 

Cipro in quattro giorni

giorno 3  

Oggi ci spingiamo nell’entroterra, tra borghi e monasteri dei monti Troodos e lungo la via del vino.

Colazione al Grizo cafe 

Prima di iniziare la nostra esplorazione dell’entroterra ci fermiamo a fare colazione in questo bel locale sul mare. Le recensioni di Google maps esaltano la sua pizza al formaggio di capra che noi, ahimé, non troviamo, ma sono ottimi anche i sandwich con l’halloumi.

Laneia

Lungo la via del vino che s’inerpica verso i monti Troodos, la catena montuosa più alta dell’isola, si incontrano alcuni borghi caratteristici, come questo. La peculiarità di questo paesino è che molti cortili sono aperti e visitabili e conservano tracce di antichi mestieri dell’isola.

Monastero di Trooditsa

Oltre i mille metri, poi, si trovano diversi monasteri. Leggendo online non si capisce bene se siano aperti o meno al pubblico; in ogni caso, noi abbiamo visitato il cortile e la chiesa di questo senza incontrare nessuno, a parte due turiste tedesche. 

Kaledonia Falls

Se viaggiate in estate e/o avete più tempo da dedicare a questa zona, qui ci sono molti trekking da fare, alcuni dei quali piuttosto scenografici, come quello che porta alla cascata Kaledonia. Sconsigliato nei mesi invernali e dopo la pioggia perché potrebbe essere scivoloso.

Omodos

Scendendo dai monti Troodos facciamo tappa in un altro paesino della wine route cipriota. Il centro è anche in questo caso molto curato e piuttosto turistico, con taverne abbastanza omologate tra loro e un po’ “overpriced”

Linos Winery

La cosa più interessante della zona sono, senza dubbio, le numerose cantine che offrono per la maggior parte degustazioni gratuite! Noi abbiamo scelto questa attratti dalle ottime recensioni e da un vino azzurro, effetto di una particolare (e assolutamente non tossica) reazione chimica dovuta al terreno ricco di rame dell’isola. C’è anche un piccolo bar e un negozio in cui è possibile acquistare le bottiglie della degustazione e altri prodotti locali.

Cipro in quattro giorni

sito archeologico di Kourion

Il sito archeologico panoramico di oggi si trova sulla costa meridionale, vicino a Limassol, ed anche in questo caso la maggior parte degli edifici è di età ellenistica e romana, come il teatro a picco sul mare, straordinariamente ben conservato, che viene ancora utilizzato per spettacoli e concerti (date un’occhiata al sito, se venite in estate, dev’essere molto suggestivo). Il sito, anche in questo caso, è molto grande e molto soleggiato, ma come a Nea Paphos anche qui le zone più interessanti e i mosaici meglio conservati si trovano subito all’inizio. Calcolate un paio d’ore scarse per la visita. Costo: 4,5€.

Tocnhi

Borghetto carinissimo in cui andare per cena. Qui, infatti, abbiamo trovato le due taverne in cui abbiamo mangiato meglio in assoluto, Tochni Tavern e Nostos. La prima è arroccata in cima al paese, con una bella terrazza panoramica, la seconda invece è nel cuore del paesino, una taverna alla buona con un menu semplice ma di gran soddisfazione e gestori carinissimi (segnalo 34€ in due per antipasti, due portate principali e mezzo litro di vino)

giorno 4 

ci spostiamo nella punta sudorientale dell’isola, talmente a sud-est che per la maggior parte del tempo il telefono ci geolocalizza a Beirut (attenzione al roaming!)

Fig Tree Bay

Circondata da alberi di fico, che danno il nome alla spiaggia, questa spiaggia di sabbia bianca e acqua cristallina è attrezzata con lettini e ombrelloni (al solito prezzo di 7,5€ per il set) e c’è un diving club che noleggia pedalò, moto d’acqua e altro, a prezzi un po’ eccessivi per la media dell’isola, tuttavia.

Capo Greco

Ci spostiamo poi nel parco nazionale di Capo Greko, dove ci sono diversi sentieri da fare, tutti decisamente panoramici, anche se non tutti ben segnalati. Noi scegliamo l’Agioi Anargyroi – Sea Caves (Thalassinies Spinies) che si estende per circa 8km A/R (due ore e mezza circa) dalla chiesetta di Agioi Anargyroi, appunto, alle grotte passando per aree molto scenografiche (una delle viste più belle si ha dal punto che, non a caso, su Google Maps si trova come “amazing view”). Le sea caves che danno il nome al sentiero si possono raggiungere anche con un breve sentiero da un parcheggio non molto distante dal punto panoramico, dove troverete anche furgoncini di street food con cibo e caffè.

Nissi Beach

Un po’ di relax a Nissi Beach, una delle spiagge più amate e famose dell’isola. Non so come possa diventare in alta stagione, visto che nel tardo pomeriggio a fine aprile era già piuttosto affollata. Il parcheggio per tutto il giorno costa 3€ e ci sono diversi bar che mettono musica e organizzano schiuma party, se vi piace il genere.

Ayia Napa

Per cena raggiungiamo il vicino centro di Ayia Napa, la classica località di mare che ha puntato tutto sul turismo di massa e ora è piena di karaoke, ristoranti e negozi di cianfrusaglie. Probabilmente non è il posto in cui fare l’esperienza culinaria più autentica dell’isola, quindi scegliamo l’Hard Rock Cafè. Non si può dire, tuttavia, che manchino opzioni, si trova davvero cibo per tutti i gusti.

con uno o due giorni in più a disposizione

Famagosta

Città nel nord dell’isola, raggiungibile con dei tour organizzati (da Ayia Napa ne partono diversi) o in autonomia. In questo caso meglio lasciare l’auto al checkpoint e spostarsi in taxi, per evitare di correre rischi, dal momento che le assicurazioni delle auto noleggiate a sud non coprono i danni fatti a nord e viceversa. Famagosta è un mix di architettura araba e veneziana e non lontano dal centro c’è anche il villaggio fantasma di Varosha, un quartiere costruito per diventare l’Ayia Napa della zona e poi abbandonato dopo gli scontri e la divisione dell’isola. 

La penisola di Karpaz

Sempre nella zona nord, questa penisola che si protende verso il mare e la Turchia è famosa per le sue spiagge ed anche per essere, insieme al villaggio di Yeni Erenkoy, l’unico posto in cui abita una comunità mista dopo la separazione tra nord e sud. Per visitare quest’area, è utile noleggiare una macchina a Cipro nord.

Spero che quest’articolo vi sia utile per organizzare un viaggio a Cipro in quattro giorni. Se cercate altre isole del Mediterraneo per un weekend in bassa stagione vi consiglio anche Maiorca e Creta.