Questo scenografico canyon è forse il più famoso tra i wadi omaniti e il sentiero che lo attraversa è un’escursione assai popolare, anche se le informazioni che si trovano online e sulle guide cartacee sono un po’ contraddittorie. Partiamo da una domanda che mi sono posta per tutto il tempo in cui organizzavo il viaggio in Oman, soprattutto perché viaggiavano con noi i miei genitori e non volevo che si trovassero in difficoltà, e alla quale ho trovato risposte molto molto diverse tra loro: percorrere il Wadi Shab è difficile?

come è fatto il percorso del Wadi Shab
Cerco di dare la mia versione più oggettiva possibile: la prima parte, dopo aver attraversato il fiume con la barchetta (attenzione: 1 rial da pagare rigorosamente cash!) è molto facile e può essere percorsa da tutti con qualunque tipo di calzatura, una vera e propria passeggiata nella gola dai toni arancio, le palme da dattero e le pozze d’acqua. Parliamo dei primi 20/30 minuti di cammino (anche sui tempi di percorrenza ho trovato informazioni molto contrastanti online, devo dire).
A questo punto si raggiungono le prime pozze d’acqua più profonda e il sentiero si fa un po’ più stretto e a tratti un po’ più esposto (ma sempre piuttosto facile da percorrere). Solo il tratto finale (siamo a circa un’ora di cammino) risulta leggermente più impegnativo. In ogni caso, il fatto che andata e ritorno siano sullo stesso sentiero permette a chiunque di iniziare il percorso, percorrerlo finché se la sente e, eventualmente, fermarsi dovunque voglia.
L’ultimo tratto del percorso si fa a nuoto!
In ogni caso, ad un certo punto si raggiungono delle pozze che non è più possibile superare a piedi. Ci sono tre “vasche” collegate da piccoli tratti asciutti che si possono percorrere a nuoto o camminando nell’acqua alta, portatevi uno zaino impermeabile – se non l’avete, all’inizio del percorso una fornita bancarella ne vende di diversi modelli, insieme a cover per il cellulare e scarpette da scoglio – o un papà al quale lasciare tutti i vostri averi, come nel mio caso, e avventuratevi nel tratto finale.

Arrivati all’ultima “vasca”, proprio dove sembra che non si possa proseguire oltre, potete insinuarvi tra le rocce e riemergere in una sorta di grotta nascosta, dove vi aspetta anche una cascata. Sconsigliato ai claustrofobici.
l’acqua del Wadi Shab è calda?
L’acqua è abbastanza tiepida, ma se fate quest’escursione a dicembre, come noi, considerate che una volta usciti potreste avere freddo, quindi calcolate di trovarvi nel cuore del wadi nelle ore centrali della giornata, così da evitarvi il ritorno bagnati all’ombra.
Che tipo di scarpe usare nel Wadi Shab
Avevo letto di alternare scarpe da trekking e scarpette da scoglio ma, non avendo noi queste ultime, abbiamo optato per le teva di gomma, quelle con la suola rinforzata – questo modello, per intenderci – e ci siamo trovati benissimo. Se non pensate di fare il bagno vanno bene anche delle scarpe da ginnastica abbastanza robuste, il sentiero non richiede per forza scarponcini da montagna. Eviterei, però, di partire da subito con le infradito.
Ma alla fine, quanto tempo ci vuole?
Smartwatch alla mano, noi abbiamo impiegato due ore e venticinque minuti pause escluse, coprendo una distanza di circa cinque chilometri e mezzo con un ritmo abbastanza tranquillo (panorama-friendly, diciamo) di 25 minuti/km. Ovviamente, i tempi di percorrenza di un sentiero sono sempre soggettivi, ma potete calcolare tre o quattro ore contando anche del tempo per rilassarvi galleggiando nelle pozze.
Parcheggio e punti ristoro
C’è un parcheggio piuttosto ampio all’inizio del percorso, poco prima delle barchette, che si riempie però abbastanza in fretta. Potete parcheggiare lungo la strada. Almeno, noi l’abbiamo fatto e con noi decine di altre macchine. Se riceveremo una multa mi premurerò di aggiornare quest’articolo. Per quanto riguarda i punti ristoro, l’ultimo si trova prima delle barche, poi sul percorso non si trovano né acqua né cibo: portatevene in abbondanza, soprattutto se venite qui nelle stagioni più calde.
Dove dormire vicino al Wadi Shab
Noi abbiamo alloggiato una trentina di chilometri a nord del Wadi, a Dibab, in questa bellissima casa con piscina e una vista straordinaria sulle montagne. Siamo arrivati nel cuore della notte e ci abbiamo passato (troppo) poco tempo, ma è stata l’accoglienza perfetta in Oman, anche perché il proprietario, Yahya, è stato gentilissimo e super ospitale.
Spero che quest’articolo risponda alle domande che vi state facendo sul Wadi Shab, soprattutto se percorrere il Wadi Shab è difficile, ma, se ne avete altre alle quali non avete trovato risposta, scrivetemi su Instagram o Messenger e proverò a rispondervi.
Se vi affascinano i wadi e questo tipo di paesaggi, amerete anche la Giordania.