Ci lasciamo alle spalle la costa nordorientale e proseguiamo verso ovest, imbattendoci nella prima città dopo giorni di natura incontaminata e percorrendo l’intera penisola di Tröllaskagi, che la Lonely Planet presenta come una versione in miniatura dei fiordi occidentali. In questo articolo vi parlo ancora di Islanda, costa nordoccidentale: cosa vedere, dove mangiare e dove dormire.
Islanda, costa nordoccidentale: cosa vedere
Akureyri
Dopo giorni di coste semideserte e paesaggi naturali incontaminati, la cittadina di Akureyri, la seconda d’Islanda per numero di abitanti (comunque meno di ventimila!) ci sembra una metropoli, con il suo centro affollato, i giardini botanici super frequentati e il traffico, traffico vero, che richiede la presenza di numerosi semafori, peculiari per la presenza di cuoricini al posto dei classici omini o del semplice cerchio di colore.
Cosa fare ad Akureyri
Ad Akureyri è d’obbligo un giro ai giardini botanici (l’ingresso è gratuito) dove si possono osservare diverse specie di fiori e piante artiche e fare un picnic immersi in un’atmosfera rilassata e piacevole. Merita una visita anche il grazioso Cafe Laut, situato al centro del giardino, anche per la sua architettura in stile nordico.
Secondo me Akureyri è anche un’ottima idea come base per una notte, anche perché l’offerta enogastronomica sembra ampia e interessante.
Penisola di Tröllaskagi
Quando si pensa all’Islanda occidentale la mente corre subito ai fiordi, una delle aree più isolate e meno turistiche dell’isola. Per visitarla, tuttavia, bisogna considerare che la città principale dista circa cinquecento km da Reykjavìk, quindi si deve mettere in conto una giornata soltanto per il viaggio, tra andata e ritorno.
Avendo già fatto qualche aggiunta all’itinerario classico, abbiamo deciso di sacrificare i fiordi occidentali rimandandoli al prossimo viaggio in Islanda e abbiamo percorso quella che la Lonely Planet promette essere la loro versione in scala minore, la penisola di Tröllaskagi, che, parola di Lonely, “si adagia con la sua massa montuosa tra lo Skagafjörður e l’Eyjafjörður”
Cosa vedere nella penisola di Tröllaskagi
Più che luoghi iconici da visitare, ancora una volta il bello qui è guidare e godersi la vista fuori dal finestrino, con le montagne innevate a picco sul mare, le scogliere verdi e i promontori panoramici. Tuttavia, c’è qualche piccolo centro che merita una sosta.
Dalvìk
Un paesino dove il tempo sembra essersi fermato e dove ci fermiamo per assaggiare la skyr cake (una sorta di cheesecake realizzata con lo skyr, alimento amatissimo dagli Islandesi) del Kaffihûs Bakkabrædra arredato con cianfrusaglie d’epoca e sempre super gettonato anche dai local.
Siglufjörður
È senza dubbio il villaggio più bello della penisola ed ha una storia davvero triste: fiorente cittadina fino agli anni ’60 grazie alla pesca e al commercio delle aringhe, è piombata in una grave crisi quando, improvvisamente e inspiegabilmente, questi pesci sono scomparsi dal suo mare. Addirittura è stata usata in una serie tv come emblema della “cittadina triste” ed è diventata metafora di squallore. Negli ultimi anni, però, grazie al turismo, ha visto una notevole rinascita e sono sorti diversi punti di interesse, come musei e ristoranti.
Hofsós
A prima vista sembra un villaggio di pescatori senza alcuna attrattiva, anche lui forse colpito irrimediabilmente dalla crisi delle aringhe. Tuttavia, Hofsós attira migliaia di visitatori per via della sua piscina pubblica a sfioro sull’oceano. Con soli 7€ ci si può godere un bagno panoramico nell’acqua calda della piscina, con spogliatoi pulitissimi e super ordinati a disposizione dei clienti.
Islanda, costa nordoccidentale: dove mangiare
Ad Akureyri la scelta è molto vasta, mentre se proseguite oltre la penisola le proposte ovviamente non sono molte. Alloggiando a Sauðárkrókur, che pure è il secondo centro più grande della zona, abbiamo potuto scegliere tra due soli ristoranti aperti e la nostra scelta è ricaduta – esclusivamente per il nome – sull’Hard Wok Cafè, dove abbiamo speso 63€ mangiando il solito fish&chips e simili. Non so se consigliarlo, sinceramente.
Islanda, costa nordoccidentale: dove alloggiare
Tutt’altra storia per quanto riguarda l’alloggio. Abbiamo dormito in una stanza trovata su Airbnb ricavata nella taverna/garage di Madara, host gentilissima e super disponibile, che ci ha suggerito anche una bella passeggiata per osservare il paesino dall’alto. Anche se non dispone di una cucina, la stanza ha il proprio bagno e una zona con divano e tavolino e un ingresso indipendente. Inoltre, è decisamente l’alloggio per il quale abbiamo speso meno in tutto il viaggio: soli 94€! Super consigliato!
Costo totale per una giornata sulla costa nordoccidentale: 141€
una notte a Sauðárkrókur: 94€
cena a Sauðárkrókur: 63€
piscina comunale di Hofsòs: 7€ a testa
Spero che quest’articolo sull’Islanda, costa nordoccidentale: cosa vedere, dove mangiare, dove alloggiare vi sia utile. Col prossimo articolo vi porterò sulla penisola di Snæfellsnes, una delle mie tappe preferite del viaggio in Islanda!