Itinerario di 4 giorni tra Dubai e Abu Dhabi

Meta ideale per godersi il caldo mentre in Italia è inverno senza fare troppe ore di volo, ma anche classico stopover viaggiando verso l’estremo oriente, gli Emirati Arabi affascinano e insieme turbano, vittima di un longevo pregiudizio che li dipinge come luoghi artificiali, privi di una propria identità, creati per lavoratori che vi trascorrono qualche mese o anno e per turisti altospendenti che vogliono fare esperienze estreme solo per il gusto di poter raccontare di aver sciato in un mall nel deserto. Ecco, gli Emirati sono molto più e molto altro rispetto a questo, e, se vi incuriosiscono, ecco un itinerario di 4 giorni tra Dubai e Abu Dhabi.

giorno 1 

arriviamo a Dubai nella tarda mattinata e, dopo aver preso possesso del nostro alloggio, ci dirigiamo subito verso l’edificio iconico di Dubai, il Burj Khalifa. Tra i migliori punti per osservarlo e fotografarlo c’è la terrazza dell’Apple Store nel Dubai Mall, insieme al Burj park. Le ore scorrono in fretta tra un doveroso giro nel centro commerciale più grande del mondo e se, come me, non siete fan dei negozi, potete comunque gustarvi un ottimo caffè da Arabica, dove potrete scegliere miscela, grado di tostatura e persino le note che volete sentire nel vostro caffè. 

itinerario di 4 giorni tra Dubai e Abu Dhabi

Il Burj Park è il luogo ideale in cui sdraiarvi sull’erba, mangiare qualcosa e aspettare l’inizio dello spettacolo delle fontane che noi, però, abbiamo deciso di goderci comodamente dalla terrazza del ristorante libanese Al Hallab, al secondo piano del Dubai Mall. Prenotate per tempo e specificate che volete stare seduti sulla terrazza. Se viaggiate in alta stagione, come noi, per poter riservare un tavolo vi sarà chiesto di scegliere un menù tra tre opzioni. Noi abbiamo scelto il meno costoso, da 40€ circa a testa, con un’ampia selezione di piatti libanesi, pita illimitata e dolci e tè inclusi. 

giorno 2

Una soluzione per godersi la vista con i colori tenui del tramonto ma senza la folla è salire all’alba, approfittando dell’ingresso “sunrise at the top” dalle 5 alle 6.30 (l’apertura “ufficiale” è, invece, alle 7).

Dubai è attraversata da un fiume, il Khor, che divide Bur Dubai, la zona “nuova”, con i grattacieli e le autostrade a mille corsie, e i quartieri storici, l’antico villaggio di pescatori da cui, nella seconda metà del Novecento, iniziò a svilupparsi la città che conosciamo ora. Deira, infatti, in arabo significa proprio “villaggio”. Raggiungete questa zona (dal Burj Khalifa con la metro ci vogliono circa 40 minuti) per vedere una Dubai insolita, più autentica e vissuta, con i souk che profumano di spezie e i bambini che giocano per strada. Prendete l’abra, l’imbarcazione tradizionale, per raggiungere il quartiere di Al Fahidi e fare un brunch al Centro per la Comprensione Culturale dello Sceicco Muhammed 

Se non siete a Dubai di venerdì, quando è chiusa alle visite, fate un salto nella moschea più grande della città e, già che ci siete, fermatevi a vedere da vicino la Dubai frame, che si trova sulla strada

Tra le cose che meno mi sarei aspettata di vedere a Dubai c’è questa incredibile riserva naturale a pochi minuti di Uber dal Burj Khalifa. Si tratta di una zona paludosa popolata da diverse specie di uccelli e soprattutto da fenicotteri. Ci sono passerelle e una casetta che permette di osservare gli animali senza essere visti e l’ingresso è totalmente gratuito. Avevo letto che il momento migliore per vedere i fenicotteri è il pomeriggio (intorno alle 16, nello specifico). Arrivando a quell’ora, noi ne abbiamo effettivamente visti moltissimi.

Per il tramonto ci spostiamo nel quartiere di Dubai Marina, che, a dire il vero, mi ha un po’ delusa. Se non fa freddo (a dicembre la temperatura non sempre lo consente) prenotate l’ingresso serale all’Aura Skypool, altrimenti potete vedere dall’alto l’isola artificiale di Palm Jumeirah dal The Palm View (ultimo ingresso intorno alle 19).

Torniamo nella old Dubai per cena in questo locale bellissimo che serve ottima cucina emiratina e per una passeggiata nel bel quartiere di Al Seef.

con un giorno in più

Le spiagge di Dubai sono ampie e ben attrezzate. Gli stabilimenti sono bellissimi e super organizzati. In genere si paga un ingresso non proprio economico, ma la maggior parte dei posti consente di trasformare il ticket d’ingresso in un credito per mangiare o bere nel bar dello stabilimento.

Trovate diverse agenzie che vendono esperienze nel deserto anche tramite portali come Viator o GetYourGuide e potete anche dormire in un campo tendato con un’autentica cena beduina.

giorno 3

trasferimento ad Abu Dhabi

la corniche di Abu Dhabi è lunghissima e il mare, pur essendo in città, è straordinariamente cristallino. Potete noleggiare una bici – anche quelle dello sharing cittadino – e percorrere tutto il lungomare, fermarvi in uno stabilimento o in uno dei numerosi tratti di spiaggia libera e godervi qualche ora di relax al mare. Noi abbiamo pranzato con i piedi nella sabbia (esiste qualcosa di più bello, per altro a dicembre?) da Flatout che fa cucina abbastanza continentale (club sandwich, burger, avocado toast…) con qualche chicca mediorientale.

Interessantissima la visita a questo complesso multireligioso che comprende una moschea, una sinagoga e una chiesa, collegate idealmente e concretamente da un passaggio sotterraneo che è uno spazio pensato per attività comuni come incontri e conferenze. l’idea è quella di promuovere l’incontro e il confronto tra le tre religioni abramitiche. L’ingresso è gratuito ed è super consigliato.

Gli orari di apertura sono abbastanza estesi e ne fanno la meta ideale per il tardo pomeriggio, soprattutto se venite ad Abu Dhabi in inverno, quando le ore di luce sono sensibilmente meno. Potete anche godervi il tramonto facendo un giro in kayak intorno al museo, trovate tutte le info qui

Per la visita contate almeno due o tre ore: le mostre temporanee sono sempre molto interessanti e interattive (noi ne abbiamo trovata una straordinaria sul post-impressionismo) ma soprattutto ho trovato davvero ben studiato il percorso nelle sale permanenti, che offrono una sorta di riassunto della storia dell’arte dell’umanità cercando punti di incontro e contaminazioni tra culture diverse. Una delle migliori esposizioni museali che abbia mai visto. Potete acquistare il biglietto in anticipo, noi abbiamo risparmiato qualche euro comprandolo su Headout.

All’uscita dal Louvre, fermatevi a prendere un caffè da Aptitude, che ha allestito le sedute sui gradini proprio di fronte alla struttura del museo sulla quale dal crepuscolo vengono proiettate le opere esposte.

Rimaniamo sull’isola di Saadiyat anche per cena. Prenotate un tavolo in questo libanese che figura nella lista dei 50 best – discovery e che effettivamente è stata una meravigliosa scoperta. Abbiamo condiviso diversi piatti e ci siamo fatti tentare persino dal dolce, una kunafa super filante davvero strepitosa. Prezzi onesti (30€ a persona) a meno che non decidiate di ordinare il vino, che ha costi decisamente meno popolari. 

Sul lungomare di Saadiyat ci sono tanti ristoranti interessanti e anche stabilimenti balneari niente male, io la considererei anche come zona per l’alloggio, dovessi tornare ad Abu Dhabi.

giorno 4

imperdibile per chiunque trascorra da qualche ora a qualche giorno nella capitale emiratina. La grande moschea dello sceicco Zayed è pronta a lasciarvi senza fiato. Prenotate il primo slot del mattino (alle 9) per godervela senza folla e non trovare coda nei vari step che conducono all’ingresso. Considerate, comunque, che il percorso è organizzato molto bene quindi anche se ci dovesse essere un po’ di folla riuscireste comunque ad apprezzarla. Avrete notato, infatti, che nelle foto sembra sempre vuota: non lo è, ma c’è un percorso molto rigido da seguire studiato proprio per permettere di fotografarla in tutto il suo splendore.

itinerario di 4 giorni tra Dubai e Abu Dhabi

Orari e come prenotare l’ingresso

L’ingresso è gratuito ma si prenota a partire da 30 giorni dalla visita. Fatelo, perché gli slot tendono ad esaurirsi, soprattutto in alta stagione. La moschea è aperta ogni giorno dalle 9 alle 22 con orario ridotto il venerdì.

come vestirsi

Il dresscode è molto rigido: bisogna coprire capelli, ovviamente, ma anche gomiti e ginocchia con abiti non aderenti. Se arrivate “impreparati” troverete nel mall che si attraversa dal parcheggio all’ingresso ufficiale diversi negozi in cui procurarvi velo e/o abaya, ma io avevo pantaloni lunghi, camicia a maniche lunghe e pashmina per coprire la testa e non ho avuto problemi.

raggiungerla dal centro

La moschea si trova sulla strada per l’aeroporto e dista circa 15/20 minuti dal centro, con il taxi abbiamo speso circa 15€.

Altro must è il palazzo presidenziale, l’imponente Qasr al Watan. Anche in questo caso è consigliato prenotare l’ingresso – circa 16€ – e prepararsi a fare comunque un po’ di coda, che si crea perché dall’ingresso al palazzo vero e proprio bisogna prendere un bus e, soprattutto al ritorno, sembra che non ce ne siano mai a sufficienza per tutti i visitatori. Il palazzo in sé è estremamente opulento, gli interni sono uno sfoggio estremo di lusso e ricchezza e io li ho trovati un po’ eccessivi. 

La cosa che ho preferito è stata la vista sullo skyline cittadino di cui si gode dall’uscita del palazzo, nel punto in cui si fa la coda per il bus del ritorno. A mio parere non è una visita imperdibile, a meno che non siate dei fan dei palazzi reali o presidenziali.

itinerario di 4 giorni tra Dubai e Abu Dhabi

Con un altro taxi (ne troverete decine fuori dal palazzo) ci spostiamo al Mina fish market, il mercato del pesce vicino al porto Zayed. Qui i local vengono a comprare il pesce, se lo fanno pulire e grigliare al momento. Noi però abbiamo preferito sederci ad uno dei tanti ristoranti che si trovano all’ingresso del mercato e che cucinano pesce fresco. I locali sembrano equivalersi tutti, ma noi abbiamo scelto quello che aveva il punteggio più alto su Maps e che sembrava essere il più gettonato tra gli autoctoni, disposti anche a fare la fila, il Phsphorus Kadoura. Qui la posizione su Maps.

Abbiamo mangiato una grigliata super abbondante accompagnata da riso per soli 20€ a persona. Super consigliato. 

Andando all’aeroporto a prendere il nostro volo per l’Oman ci siamo fermati in questo memoriale che si trova al di là della strada rispetto alla grande moschea dello sceicco Zayed, sulla quale garantisce una vista unica. Veniteci al tramonto e aspettate che, alla scomparsa del sole, si accendano le luci della moschea.

con un giorno in più

Se non avete in programma di visitare Abu Dhabi in due giorni ma avete a disposizione da uno a qualche giorno in più, ecco qualche idea su come sfruttarli:

Una cosa che mi ha stupito molto di Abu Dhabi, anche solo rispetto alla vicina Dubai, è il verde. Ci sono più parchi in città e nei dintorni si scorgono delle vere e proprie oasi. Il parco nazionale delle mangrovie è uno di queste, raggiungibile dal centro in taxi o acquistando un’escursione su GetYourGuide o simili che spesso comprende anche il noleggio di sup o kayak.

Se siete fan dei parchi tematici, non perdetevi il Ferrari world sull’isola di Yas Marina. L’ingresso non è proprio a buon mercato (i biglietti giornalieri sul sito partono da 80€ circa) ma chi c’è stato dice che è ben organizzato e le attrazioni sono bellissime.

dove alloggiare a Dubai 

Le distanze a Dubai sono notevoli, per cui, qualsiasi quartiere scegliate, vi toccherà poi spostarvi con i mezzi o, più probabilmente, con Uber o Bolt. Io ho scelto di alloggiare a Downtown per raggiungere a piedi almeno la zona del Burj Khalifa e del Dubai Mall, ma se dovessi tornare a Dubai forse valuterei la zona di Old Dubai, Al Seef mi è sembrata molto vivace la sera e con una ricchissima offerta gastronomica.

In ogni caso, mi sento di consigliare l’appartamento in cui abbiamo alloggiato noi: 200€ a notte (per 4 persone), con piscina e palestra condominiali, due bagni, cucina discretamente fornita, lavatrice e un bel terrazzino.

dove alloggiare ad Abu Dhabi

come per Dubai, il quartiere in cui si alloggia risulta quasi ininfluente, considerato che le distanze da coprire richiedono quasi sempre l’auto. Noi abbiamo scelto il Royal Rose hotel, non lontano dalla corniche. Prenotando dal sito abbiamo speso 160€ a notte per una camera matrimoniale superior ma senza colazione (che avremmo potuto aggiungere al momento a circa 20€ a testa, ma si trovano facilmente opzioni più economiche in giro). L’hotel è molto scenografico, ricorda un po’ alcuni hotel di New York, ed ha una piccola piscina sul rooftop e una spa. Se tornassi ad Abu Dhabi, però, forse vorrei alloggiare sull’isola di Saadiyat, che è il quartiere che mi è piaciuto di più.

come muoversi a Dubai e Abu Dhabi

Il metodo più comodo e veloce è sicuramente il taxi. A Dubai funzionano molto bene le app come Uber e Bolt, ad Abu Dhabi meglio i taxi classici. A Dubai c’è anche la metro, piuttosto economica e con corse abbastanza frequenti. Almeno alle fermate dove siamo saliti noi non era possibile superare i tornelli con la carta di credito o il telefono ma bisognava comprare il biglietto in anticipo alla biglietteria o alle macchinette nelle stazioni.

come spostarsi da una città all’altra

per spostarsi da Dubai ad Abu Dhabi esistono diverse possibilità

Sulle app è possibile inserire Abu Dhabi come destinazione anche se ad Abu Dhabi Uber e Bolt non sono così diffusi (anzi, a dicembre 2024 Bolt non esisteva proprio).

Pro: è più economico di un driver privato.

Contro: non avete la certezza che qualcuno accetti la corsa

Noi abbiamo prenotato la corsa sull’app Transfeero il giorno prima pagando poco più di 120€. Con un po’ più di anticipo si riesce anche a risparmiare qualcosa in più. In genere, poi, tutte le strutture possono organizzarvi un transfer. L’hotel di Abu Dhabi forniva un servizio di transfer ma il costo era decisamente più elevato (circa 180€). 

Pro: comodità – scegliete orari e indirizzi e magari avrete anche un’auto più grande e confortevole rispetto al taxi classico

Contro: è sicuramente la soluzione meno economica anche se, se viaggiate in quattro come noi, riuscite ad ammortizzare bene la spesa.

Ci sono dei pullman che collegano le due città. La linea più famosa è la E101 che parte da Ibn Battuta Mall (Dubai Marina) e arriva alla stazione degli autobus di Abu Dhabi.

Pro: è molto economico

Contro: dovete considerare di raggiungere Dubai Marina dal vostro alloggio a Dubai e poi il vostro alloggio ad Abu Dhabi dalla stazione dei bus, quindi potrebbe richiedervi un po’ più di tempo rispetto alle altre soluzioni

come raggiungere gli Emirati Arabi

Dall’Italia ci sono ormai diversi voli low cost, soprattutto su Dubai, con FlyDubai, ma anche su Abu Dhabi con Wizzair. Considerate poi che le due compagnie di bandiera, Emirates e Etihad, offrono dei programmi di stopover se volate verso oriente e ricordatevi che i voli da qui ai paesi vicini – Arabia Saudita o Oman – costano davvero poco. Noi abbiamo pagato 40€ il volo Abu Dhabi – Muscat con Etihad!

Spero che questo itinerario di 4 giorni tra Dubai e Abu Dhabi vi sia d’ispirazione. Se volete abbinare agli Emirati un giro dell’Oman, trovate l’itinerario qui.