La regola, da quando ho scoperto le compagnie low cost, ormai oltre quindici anni fa, è: se il volo costa poco, si va. C’è sempre qualcosa di interessante da vedere, da scoprire o almeno da fare. È così che ho scoperto Sofia, per esempio, ed è così che ho scoperto Manchester, una città vivace, interessante, con un panorama culinario vario e vibrante, che vi conquisterà. In quest’articolo vi do qualche idea su cosa fare a Manchester in due giorni, tenendo conto che si tratta della meta ideale per un weekend breve, ma anche di un’ottima tappa in un più ampio on the road inglese.
cosa fare a Manchester in due giorni
giorno 1
Il Northern Quarter
Non si può non partire, nell’esplorazione di Manchester, dai quartieri che ne hanno segnato la storia, quelli della rivoluzione industriale. Il nostro itinerario parte da Stevenson Square, il cuore del Northern Quarter, da alcuni considerato tra i quartieri “più cool d’Europa”. Si tratta di un quartiere ricco di locali, street art e negozi indipendenti, molti dei quali affacciano proprio su questa piazza, come Fred Altous, un paradiso per gli amanti di candele e cancelleria. Bisogna tornarci in diverse ore del giorno – e della notte – per apprezzare Stevenson Square a pieno.
Da qui ci muoviamo verso Newton Street, in cerca di altra street art. In una traversa di questa strada c’è, infatti, uno dei murales più famosi di Manchester: una gigante ape, simbolo dell’operosità cittadina.
Ancoats
Da Newton Street, attraversando il Ring che separa il Northern Quarter da Ancoats, si arriva a Blossom Sreet, il centro della rivoluzione industriale. Qui, tra la fine del settecento e qualche decennio fa, sorgevano i famosi mills, non mulini ma filande, che costituivano il cuore dell’industria cittadina. Piccola chicca nerd: il filosofo Engels si trasferì proprio qui per studiare la vita degli operai ed elaborare le teorie sull’alienazione operaia insieme a Marx.
Gli antichi mills sono oggi quasi tutti abitazioni di prestigio, ma in alcuni è possibile entrare per farsi un’idea di come dovessero essere all’epoca in cui erano in funzione (o anche solo per rendersi conto delle dimensioni di queste fabbriche). Nel Royal Mill, per esempio, c’è un caffè che affaccia su una corte interna, quindi vi si può accedere liberamente.
New Islington
Proseguendo lungo il canale si arriva in un altro ex quartiere industriale in cui è in atto una straordinaria opera di riqualificazione. A New Islington Marina case di recente costruzione si affacciano sul canale tra una panetteria hipster e un parco giochi. Ci si può addentrare nel bel quartiere residenziale sul canale per tornare verso il centro storico.
John Rylands Library
Se amate le biblioteche antiche, le atmosfere un po’ gotiche e i libri impolverati, non potete perdervi questa. L’ingresso è gratuito dal lunedì al sabato dalle 10 alle 17. Troverete persone che sono qui per studiare o lavorare, ma la biblioteca è anche sede di interessanti mostre temporanee. Noi abbiamo avuto la fortuna di trovarne una molto ben fatta sulla cancel culture e l’inclusione, temi su cui in genere ci è sembrato che in città ci sia una grande attenzione. Se vi piace il genere, poi, segnatevi anche la Chetham’s library, che però nel weekend è chiusa.
pausa pranzo e caffè
Approfondiremo nel paragrafo dedicato, ma non lontano dalla biblioteca c’è un ristorantino indiano a gestione famigliare molto amato dai Mancunians (così si chiamano gli abitanti di Manchester) che merita decisamente una visita per pranzo. È aperto tutti i giorni (domenica compresa) ma solo fino alle 20, 21 nel weekend.
Chinatown
La Chinatown di Manchester è la seconda più grande d’Inghilterra, il portale è super scenografico e ci sono diversi locali asiatici, ma rispetto ad altre Chinatown in giro per il mondo non l’ho trovata particolarmente vivace, forse era l’orario o il giorno sbagliato.
Il gay village
Al contrario, la zona intorno a Canal Street, punto di riferimento della comunità lgbtqia+ è frequentatissima fin dalle prime ore del pomeriggio. Luogo perfetto per l’aperitivo e, se vi piace il genere, anche per il karaoke. Molto indicato anche per il dopo cena.
giorno 2
Science and Industry Museum
Museo molto interessante dedicato, ovviamente, alla rivoluzione industriale e al suo impatto sulla città ma anche, più in generale, alle scoperte tecnologiche che c’entrano in maniera più o meno diretta con Manchester. Al secondo piano, poi, c’è un’ampia sezione interattiva con giochi soprattutto per i più piccoli (ma divertenti anche per gli adulti) e con un’area (a pagamento) dedicata ai videogames che hanno segnato la storia del genere. Se siete fan, non perdetevela. Il museo, ad eccezione di quest’area, è gratuito ma se prenotate online il vostro slot per entrare potete fare una piccola donazione a partire da 5 sterline. Noi, comunque, arrivando poco dopo le dieci non abbiamo trovato coda all’ingresso né folla all’interno.
Castlefield
Il museo si trova nel quartiere di Castlefield che, ironicamente, fu sede del primo insediamento romano – di cui rimane qualche rovina, su maps la trovate cercando Castlefield roman fort – e poi fu uno dei luoghi cardine della rivoluzione industriale. Il ricco sistema di canali che caratterizza questa zona e la ferrovia, costruita proprio qui, fecero di Castlefield il centro propulsore dell’industrializzazione e, di contro, tra i primi quartieri a subire gli effetti della deindustrializzazione. Tuttavia, è in atto un progetto di riqualificazione molto interessante. Uno degli effetti è il Castlefield Viaduct, troncone ferroviario abbandonato riconvertito in passeggiata verde con iniziative interessanti, come una nursery per le piante ad uso della comunità. Intorno al canale ci sono altri interessanti spazi per l’uso pubblico, passeggiate perdendovi nel quartiere e se volete vederlo dall’alto andate alla fermata Castlefield – Deansgate.
Sunday roast in un pub
La domenica in Inghilterra non è davvero domenica senza il rito del Sunday roast: il classico arrosto accompagnato da verdure di vario tipo ed una specie di flan, condito con abbondante salsa. Se non vi piace l’arrosto o siete vegetariani, non temete: le alternative veggie sono diverse, l’Inghilterra è forse uno dei paesi del mondo tra quelli che ho visitato in cui c’è più attenzione alle restrizioni alimentari e alle allergie. Noi abbiamo scelto un pub tradizionale, l’Old Wellington, proprio a due passi dalla cattedrale, che merita una visita.
Museo nazionale del calcio
Se siete appassionati non potete perdervi il museo nazionale del calcio, o magari una gita all’Old Trafford, lo stadio del Manchester United, sulla strada verso l’aeroporto.
dove alloggiare a Manchester
La zona più comoda per girare la città a piedi è il Northern Quarter. Noi abbiamo alloggiato qui, all’Holiday Inn Express City Centre che abbiamo scelto principalmente perché era nel portale del welfare dell’azienda di mio marito, ma che si è rivelato un’ottima soluzione come posizione e qualità e abbondanza della colazione. Alternative, magari più economiche (gli alloggi a Manchester non sono proprio a buon mercato), potrebbero essere nella zona di Castlefield e dintorni.
come muoversi a Manchester
Il centro è relativamente compatto e si gira tranquillamente a piedi. La rete di mezzi pubblici, comunque, è abbastanza capillare e collega le principali aree di interesse.
dall’aeroporto
Dall’aeroporto al centro si può prendere un bus, attivo anche durante la notte. Il biglietto si fa a bordo e costa 2£. I tempi di percorrenza sono un po’ lunghi perché fa tante fermate. C’è anche un tram che arriva in centro, costa 4,6£ e anche in questo caso ci vogliono circa cinquanta minuti. Le partenze sono abbastanza frequenti, circa ogni quindici minuti. Altrimenti, si può prendere un treno dalla stazione Piccadilly, che è la soluzione più veloce, ma la meno economica.
dove (e cosa) mangiare a Manchester
Ho trovato il panorama gastronomico di Manchester abbastanza sorprendente. Sicuramente, poi, è in grado di rispondere a qualsiasi esigenza di gusti, abitudini alimentari e budget.
Turkish Grill
Se arrivate a Manchester nel cuore della notte, potrebbe essere la vostra salvezza, perché nel weekend è aperto fino alle quattro del mattino! Falafel wrap ottimo e ad un prezzo davvero interessante secondo me, 5£.
This&That
amatissimo dai local, questo ristorantino a gestione famigliare serve piatti semplici della tradizione indiana. Il must è il riso ai tre curry: un piatto di riso basmati con tre condimenti a scelta (a partire da 6£), ma anche il naan e i samosa sono ottimi!
Elnecot
Se volete fare una cena un po’ più “ricercata” rispetto ai classici pub, questo ottimo ristorante, dallo stile industrial chic e il servizio molto attento propone piatti della tradizione inglese, come le Manchester eggs o i bignè ripieni di formaggio Wyfe of Bath o le loaded potatoes con qualche aggiunta interessante, anche veg.
Siop Shop
Colazioni e merende a Manchester sono una cosa seria. Questo è uno dei locali in cui prendere un caffè con una fetta di torta. Un altro, molto gettonato ma che non abbiamo sperimentato in prima persona, è Gooey.
Old Wellington Pub
Non potete perdervi una cena in un tipico pub inglese. La domenica è d’obbligo partecipare alla tradizione del Sunday roast, ma ci sono anche proposte vegetariane e un ottimo mac ‘n cheese; se volete assaggiare una birra vi basterà chiedere al gentilissimo staff che saprà consigliarvene una in base ai vostri gusti!
Pollen Bakery
La passione per i lievitati è arrivata anche qui. Questo localino che affaccia su New Islington Marina è graziosissimo, ma chiude alle quattro, quindi veniteci presto.
Spero che questo articolo su cosa fare a Manchester in due giorni vi sia utile. Se cercate una città non troppo grande in cui trascorrere un weekend vi suggerisco anche Dublino. Se, invece, state pensando di fare un on the road in Inghilterra non dimenticatevi delle Cotswolds!