passeggiata o ciaspolata in val Viola

Tra l’inaspettata proroga della zona gialla e queste giornate soleggiate che sanno già un po’ di primavera, la voglia di organizzare gite e stare all’aria aperta è più forte che mai. Vi lascio qualche indicazione per organizzare una passeggiata o ciaspolata in Val Viola, in alta Valtellina.

passeggiata o ciaspolata in val viola

La Val Viola è una valle molto suggestiva che si trova tra Bormio e Livigno, attraversata da un torrente e circondata da vette vertiginose. Ideale per le passeggiate tutto l’anno, in questo periodo è una piccola “winter wonderland” con gli abeti spruzzati di neve, un manto bianco che sembra pasta di zucchero e le baite in legno e pietra che puntellano il bianco qua e là. Insomma, al tempo di percorrenza del sentiero dovrete aggiungere numerose tappe-foto!

dettagli dell’itinerario

Lunghezza del percorso: 12 km

Durata del percorso: circa 4 ore + 1 ora per la deviazione al rifugio Dosdè

Dislivello totale: 365m 

Altitudine: 1883-2007 m

passeggiata o ciaspolata?

Tenete conto che il sentiero viene battuto quotidianamente da gatto delle nevi e motoslitta, quindi le ciaspole rischiano di essere quasi un intralcio se non nevica da diversi giorni e le temperature sono state molto rigide. In questo caso meglio scarponi idrorepellenti e, magari, bastoncini da trekking.

Il percorso nel dettaglio

Si parte dalla località Arnoga: proprio sul tornante, con l’hotel Li Arnoga sulla destra (potete impostarlo sul navigatore per avere un punto di riferimento), vedrete il cartello marrone che indica la Val Viola sulla sinistra. Qui c’è un piccolo parcheggio, altrimenti potete proseguire verso un secondo parcheggio più ampio sulla sinistra o lasciare l’auto in uno degli ampi spiazzi che si aprono di tanto in tanto lungo la strada. 

Fin dall’inizio del sentiero trovate le indicazioni per Baita Caricc, che dovrete seguire per raggiungere, in circa un paio d’ore di cammino, l’agriturismo. Vi consiglio di prenotare per pranzo, perché il rifugio è piccolo e sempre super gettonato, non ha posto all’aperto e non fa piatti d’asporto, se non panini. 

La deviazione al rifugio Dosdè

Se è troppo presto per mangiare o volete arrivare a tavola ancora più affamati, potete allungare il percorso facendo una deviazione di circa un’ora verso il rifugio Dosdè. Qui il sentiero diventa meno battuto, quindi occorre maggiore attenzione e diventano particolarmente utili bastoncini o ramponi. Anche se non ve la sentite di raggiungere la vetta, che affaccia sulla valle attigua, percorrete un tratto della salita per godervi la vista sulla Val Viola.

il ritorno

Se non vi piace tornare indietro sulla strada già percorsa all’andata, ad un certo punto sulla via del ritorno potete seguire le indicazioni per Arnoga – percorso alto per fare un percorso ad anello, ma state attenti alle segnalazioni di pericolo valanghe, perché in tal caso questo tratto di sentiero è sconsigliato.

perché fare un’escursione in Val Viola

Il bello di questo percorso è che attraversa tratti di pianura e tratti più in pendenza, aree aperte e zone più boscose, quindi il paesaggio risulta piuttosto variegato nonostante sia ricoperto di neve.

Spero di avervi dato l’ispirazione per organizzare una passeggiata o ciaspolata in Val Viola, io conto di tornarci in estate per stupirmi di come lo stesso paesaggio possa sembrare totalmente diverso.

Se, invece, l’Alta Valtellina risulta un po’ fuori mano per una gita, qui trovate tutte le info per godervi la neve a poco più di un’ora da Milano.