Il parco nazionale di Skaftafell fa parte del più vasto parco del Vatnajökull, il più grande parco naturale d’Islanda e d’Europa. Generalmente rientra nei classici itinerari turistici perché al suo interno si trovano la cascata Svartifoss, una delle più note cascate islandesi, e il ghiacciaio Skaftafellsjökull che è una propaggine del Vatnajökull. Noi però abbiamo deciso di dedicare a questo parco una giornata intera per fare un percorso di trekking: l’anello di Skaftafellsheiði.

Cos’è l’anello di Skaftafellsheiði
Lo Skaftafellsheiði – letteralmente “brughiera di Skaftafell” – o Skaftafellsloop è un percorso ad anello di una ventina di chilometri che richiede circa sei ore di cammino (contando solo brevi soste fotografiche) e permette di raggiungere alcuni punti molto panoramici.
perché farlo
Fatelo se:
- Vi piace molto camminare
- Avete una giornata bonus da spendere nella zona meridionale dell’Islanda
perché non farlo
Non fatelo se:
- Per farlo dovete rinunciare a qualcos’altro
- Vi aspettate panorami mozzafiato in continuazione
In breve, se siete abituati a camminare sulle Dolomiti, questo percorso ad anello vi sembrerà un po’ noioso. Il paesaggio è un po’ monotono, il sentiero in sé non presenta difficoltà tecniche ma è lungo e gli scorci panoramici sono belli, ma forse non abbastanza da ripagare l’investimento (di tempo, più che di fatica)

Cose da tenere in considerazione prima di partire
Lungo il percorso non troverete né acqua né cibo, dimenticatevi rifugi e punti ristoro, quindi portatevi tutto.
Se c’è il sole pensateci bene prima di iniziare il sentiero perché non c’è un filo d’ombra.
l’itinerario
Se non vi ho dissuasi, eccovi qualche informazione pratica sul sentiero.
Si parte, come sempre, dal centro visitatori, che vi dovete lasciare alle spalle attraversando il campeggio. Seguite le indicazioni per il sentiero S3 e dirigetevi verso la Svartifoss, dove vanno tutti, insomma. Potete raggiungere la cascata, se non l’avete già vista, oppure deviare poco prima seguendo le indicazioni per Sjònarsker, dove si apre un ampio panorama sulla vallata.
Da qui la folla si dirada (noi incontreremo una dozzina di escursionisti in totale) e il sentiero si addrentra nella brughiera, un paesaggio interessante all’inizio, ma a lungo andare un po’ ripetitivo.
Si raggiunge una prima vetta – Fremrihnaukur – e poi si continua in cresta fino ad un’altra altura, dove si può fare una piccola deviazione per affacciarsi sul Morsàrsjökull con la sua laguna di iceberg.

Da qui, il sentiero prosegue con blandi saliscendi per diversi chilometri fino a raggiungere il punto panoramico più bello, il Glama, dal quale si vede tutto lo Skaftafellsjökull.

deviazione per Kristìnartindar
In questo tratto potete scegliere di prendere una deviazione per la vetta del Kristìnartindar che è segnalato come difficile perché ha qualche tratto esposto. È una deviazione di un paio di chilometri che vale la pena fare solo nelle giornate di cielo tersissimo, altrimenti la cima sarà immersa nella nebbia e non si vedrà nulla.
Dal Glama si scende poi di nuovo verso il centro visitatori passando per un punto panoramico più a valle, Sjònarnìpa, dal quale si vede bene la lingua del ghiacciaio.
alternative per chi ha meno tempo (o meno voglia)
Sentiero S1
Una passeggiata semplice che permette di raggiungere la lingua del ghiacciaio, partendo dal centro visitatori.
Svartifoss + Sjònarnìpa
Dalla cascata potete prendere una deviazione che vi porta al punto panoramico sul ghiacciaio, un ottimo compromesso se volete fare un po’ di trekking ma senza impegnare una giornata intera. Questo percorso di circa 7/8 km dovrebbe richiedere tre ore.

una passeggiata sul ghiacciaio
informatevi al centro visitatori (o prenotate prima di partire, per esempio qui) per partecipare ad un’escursione sul ghiacciaio. Noi l’abbiamo scartata perché ci piaceva l’idea di fare un trekking in autonomia, ma col senno di poi sono piuttosto sicura che sarebbe stata un’esperienza senza dubbio più unica.
Alcuni dettagli tecnici
tempo totale di cammino: 5:20* escluse le soste fotografiche
*noi siamo mediamente allenati
Distanza: 18,5km
Dislivello: 781m
insomma, fatelo solo se amate davvero il trekking: l’anello di Skaftafellsheiði potrebbe deludervi, come è successo a me, ma è comunque una passeggiata piacevole.