Madeira è un’isola straordinaria, che si presta, in base alle esigenze e alle disponibilità di ciascuno, a un weekend lungo o ad un viaggio di un paio di settimane. Ci sono centinaia di chilometri di sentieri, spiagge (qui vi do qualche suggerimento su dove fare il bagno) e una capitale vivace per chi non può fare a meno della vita cittadina. In quest’articolo vi propongo un itinerario dettagliato per avere un’idea di cosa fare a Madeira in cinque giorni.
cosa fare a Madeira in cinque giorni: info pratiche
è necessario noleggiare un’auto?
Sebbene l’isola sia dotata di una buona rete di autobus e vi siano anche tante compagnie private che organizzano transfer ed escursioni, la libertà di avere un proprio mezzo a disposizione secondo me è impagabile. I prezzi degli autonoleggi sono onesti, soprattutto se viaggiate in bassa stagione e, in questo caso, potete anche arrischiarvi a noleggiarla in loco. Altrimenti, vi consiglio di rivolgervi alle “solite” compagnie di noleggio. Noi abbiamo provato a risparmiare qualche euro fidandoci dell’offerta di way2madeira ma, come spesso accade quando si cerca di risparmiare qualcosa, siamo incappati in una mezza fregatura ed abbiamo finito per pagare ben più del previsto, quindi statene alla larga, mi raccomando.
Altro piccolo dettaglio: se arrivate molto tardi è possibile che l’ufficio del noleggio sia chiuso, quindi nel caso considerate di trovare un alloggio vicino all’aeroporto per la prima notte.
dove alloggiare
La zona più comoda per raggiungere la maggior parte delle attrazioni dell’isola è sicuramente la costa meridionale. Valuterei un alloggio tra Caniçal e Ponta do Sol/Madalena do Mar, magari privilegiando la zona di Funchal, soprattutto se amate fare vita notturna. Fuori da quest’area si trovano prezzi più bassi, ma poi dovreste considerare spostamenti quotidiani decisamente più lunghi. Se scegliete di alloggiare a Funchal cercate una struttura che abbia un parcheggio, perché non ne abbiamo visti moltissimi lungo la strada.
Noi abbiamo scelto Vila Camacho guesthouse, un hotel semplice, con camere essenziali ma dotato di tutto ciò che cercavamo: colazione inclusa, reception h24 (avendo in previsione di arrivare di notte) e parcheggio gratuito sulla strada. L’hotel ha anche una piccola piscina (che non abbiamo sfruttato, ma anche quando è più fresco si può prendere il sole sui lettini) e un bar aperto dalle 16 che fa un buon bolo do caco a poco più di un euro. Abbiamo speso circa 60€ a notte per una camera matrimoniale (lo trovate, oltre al link che vi ho messo, su Booking)
quando andare
Madeira è conosciuta come “l’isola dell’eterna primavera” perché conserva tutto l’anno un clima piuttosto simile, con temperature miti (intorno ai venti gradi di giorno, si scende sui quindici la sera) e meteo variabile (non è infrequente che la giornata inizi col sole, ci sia un acquazzone e poi torni il sereno), proprio come accade da noi a primavera. Quindi Madeira può essere un’ottima meta durante le festività natalizie se volete staccare dal freddo, ma anche estive, se invece preferite fuggire dal caldo, ma è anche l’ideale per le vacanze di Pasqua o i numerosi ponti della primavera, quando troverete un clima abbastanza simile a quello che lasciate in Italia, ma con colori unici e paesaggi indimenticabili.
Cinque giorni sono sufficienti?
Cinque giorni bastano a farsi un’idea, ma impongono qualche inevitabile taglio e pochi tempi morti. In ogni caso, questo itinerario considera cinque giorni pieni, quindi immaginando – come è stato per noi – di arrivare a Madeira la sera (di un ipotetico giorno 0) e ripartire nel tardo pomeriggio del quinto giorno.
esistono voli diretti?
Da Milano esistono voli diretti operati da Ryanair (che vola da Bergamo) e Easyjet (da Malpensa), altrimenti bisogna prendere uno scalo a Lisbona (da cui, poi, i collegamenti sono frequenti ed economici). Entrambe le compagnie non volano tutti i giorni, quindi controllate bene prima di prenotare!
cosa fare a Madeira in cinque giorni:
l’itinerario completo
giorno 1
In questo primo “antipasto” madeirense abbiamo cercato di inserire un po’ di elementi caratteristici dell’isola, come a dire: “sì, siamo proprio a Madeira”
miradouro do Caniçal
Da questo iconico belvedere a picco sulla roccia il paesaggio è esattamente quello che ci si immagina quando si pensa a Madeira: scogliere vulcaniche che svettano sulle onde dell’oceano – che qui ha un colore azzurro/blu intensissimo – e intorno prati verdissimi. Il luogo ideale per iniziare l’esplorazione dell’isola, oltre che facilissimo da raggiungere. Si arriva in auto a poche decine di metri dal viewpoint, poi si può proseguire a piedi senza meta, semplicemente arrampicandosi su qualche pendio per ampliare il proprio panorama.
Santo Antonio da Serra
Ci addentriamo nell’entroterra per avere un altro assaggio – questa volta nel vero senso della parola – dell’isola. Nel paesino di Santo Antonio da Serra, infatti, si trovano due chicche imperdibili di Madeira. Ci sono alcuni banchetti che preparano al momento il famoso bolo do caco, il pane ripieno di aglio e burro (fidatevi, se detto così non vi entusiasma è normale, ma vi basterà dare il primo morso per cambiare idea) che mangiato caldo è qualcosa di indescrivibile. Poco oltre, invece, il Talho e Bar Os Meus Amigos, da fuori semplice macelleria di paese, prepara la celebre espetada, lo spiedone tipico, e offre anche la possibilità di fermarsi a cucinarla e mangiarla in loco. Accanto al negozio, infatti, c’è una saletta con qualche tavolo e un grande camino dove gli avventori possono cuocere i propri spiedini sotto l’attenta supervisione degli esperti assidui frequentatori del luogo e del macellaio stesso. 11€ per 600 grammi di carne.
Santana
Proseguiamo verso nord per vedere un’altra cosa tipica di Madeira, le case col tetto di paglia. La maggior parte di queste sono ora diventate botteghe e negozi di souvenir. Una è stata trasformata in un piccolo bar e ne approfittiamo per assaggiare la nostra prima poncha, il cocktail a base di aguardente, succo di limone e miele. La poncha si beve un po’ dappertutto sull’isola, talvolta con qualche variazione nella ricetta – succo di arancia al posto del limone, zucchero invece o insieme al miele… – e non penso che questa sia la migliore, ma per 1,2€ è ottima!
Miradouro do Guindaste
Tornando verso sud ci fermiamo in un altro miradouro in cui scogliere verdi e forza dell’oceano sono protagonisti. Questo, mi dicono, è un ottimo punto di osservazione dell’alba, quindi segnatevelo nel caso in cui vogliate farvi una levataccia, sicuramente ben ricompensata.
Ponta do Garajau
Terminiamo la giornata con un altro celebre viewpoint. Siamo di nuovo sulla costa meridionale, non lontano da Funchal. Da un ampio parcheggio si accede alla statua del Cristo Rei, una versione più piccola del Redentor brasiliano. La vera meraviglia, però, è alle spalle del Cristo, dove una scalinata scende in picchiata verso il mare, dando l’illusione meravigliosa di scendere direttamente nell’oceano in mezzo ad una collina di fichi d’India.
Dopo esserci goduti un po’ questa vista – e ripresi dalla scalinata – prendiamo la funivia (4€ A/R) per raggiungere la prahia do Garajau, una spiaggia di ciottoli con un bar dove aspettare il tramonto sorseggiando un calice di vino.
giorno 2
Oggi facciamo il primo trekking. Madeira è celebre per i suoi numerosi percorsi di trekking. Avendo poco tempo a disposizione dobbiamo inevitabilmente fare una selezione, quindi puntiamo sui tre più celebri.
Levada das 25 Fontes
Vi rimando all’articolo dedicato ai trekking di Madeira per approfondimenti e dettagli, in questo articolo dedicato all’itinerario vi basti sapere che prima arrivate meno possibilità avrete di incontrare gruppi organizzati. Il sentiero è facile e famoso, quindi in alcuni momenti rischia di essere piuttosto affollato. Arrivate prima delle undici, in modo da ripartire nel primo pomeriggio e fare comunque tutto con estrema calma.
Foresta do Fanal
Poco più di un quarto d’ora di strada separano il parcheggio della Levada das 25 fontes e quello della foresta Fanal, uno dei luoghi più iconici dell’isola. Peculiarità di questa foresta di alberi secolari è, infatti, quella di essere sempre immersa in una fitta nebbia. Se non è una giornata particolarmente ventilata, non vi deluderà! Lasciate l’auto nell’ampio parcheggio (coordinate esatte cliccando sul titolo del paragrafo) e inoltratevi per qualche centinaia di metri nel bosco, a meno che non vogliate fare un sentiero apposito (la Verde do Fanal) che vi conduce alla foresta partendo da un punto più in basso. Il percorso in totale dura però circa 4h ma il paesaggio rischia di essere un po’ monotono.
Porto Moniz
Continuando verso nord raggiungiamo il paesino di Porto Moniz con le sue piscine naturali. Se è una bella giornata e il freddo non vi spaventa, considerate di fare una tappa bagno alle piscine vecchie (gratuite) o all’impianto nuovo, dove l’ingresso costa 3€.
Seixal
Se avete ancora meno paura del freddo e la giornata è particolarmente bella, proseguite invece verso Seixal e la sua iconica spiaggia nera. Poco più avanti c’è anche il Miradouro do Veu da novia che non vi deluderà.
São Vicente
è un gradevole villaggio in una delle vallate più belle di Madeira, che forse apprezzerete di più avendo a disposizione un drone.
giorno 3
Siamo sull’isola da tre giorni e non abbiamo ancora esplorato la sua capitale, quindi è il momento di rimediare, dedicando almeno mezza giornata alla colorata e vivace Funchal, prima di esplorare la costa meridionale.
Funchal
In questo articolo vi racconto più nel dettaglio cosa fare in un giorno (o mezza giornata, nel nostro caso) a Funchal. Il consiglio è sempre quello di muovervi presto al mattino, soprattutto se sono previste crociere in arrivo!
Cabo Girão
Cominciamo l’esplorazione della costa meridionale di Madeira da questo punto di osservazione peculiare, perché dotato di un pavimento trasparente che si protende oltre la scogliera, seicento metri sopra il mare. Se soffrite di vertigini potrebbe risultare un po’ spiacevole, altrimenti lo spettacolo è assicurato.
Cascata dos Anjos
Stiamo per raggiungere uno dei punti più celebri, fotografati e “instagrammati” di Madeira, la cascata che si getta direttamente in strada. In realtà, parliamo di una vecchia strada costiera ora in disuso e spesso chiusa per frane. Infatti, impostando questa destinazione sul navigatore, Google Maps vi indicherà l’arrivo all’interno di una galleria che si incontra sulla strada nuova. Per arrivare qui impostate Capela de Nossa Senhora do Anjos e vi ritroverete sulla strada vecchia da Ponta do Sol a Madalena do Mar. Proseguendo poco oltre la cappella troverete la cascata. O meglio, la cascata troverà voi! Ricordatevi di chiudere i finestrini!
Achadas da Cruz
Con la luce calda del pomeriggio raggiungiamo il pacifico villaggio di Achadas da Cruz, per arrivare al quale si prende la funivia più ripida d’Europa, che scende praticamente in verticale dalla scogliera.
Ponta do Pargo
Ultima tappa di oggi è il tramonto al faro di Ponta do Pargo. Niente scarpinate, quindi potete arrivare anche all’ultimo minuto, magari dopo esservi procurati uno spuntino da gustarvi mentre il sole si getta nell’oceano.
giorno 4
oggi sveglia presto per dedicarci ad un altro celebre trekking, il PR1
alba al Pico do Arieiro e trekking fino al Pico Ruivo
Vi rimando al solito articolo per i dettagli sul trekking, qui vi ricordo solo di portarvi acqua e cibo in abbondanza perché non ne troverete lungo il percorso, se non alla partenza e all’arrivo al Pico Ruivo. Questo trekking, in base alle vostre condizioni fisiche e a quanto a lungo volete sostare, vi richiederà circa mezza giornata.
Praia Formosa
Il resto della giornata, dato che abbiamo mille metri di dislivello sulle gambe, lo dedichiamo al relax. Noi abbiamo scelto Praia Formosa, l’ampia spiaggia libera di Funchal, ma l’isola offre tante altre belle spiagge per godersi un pomeriggio di pace e magari fare un bagnetto rinvigorente nell’oceano. Qui, cosa da non sottovalutare, c’è tanto parcheggio e un bel po’ di locali sia per aperitivo che per cena.
giorno 5
ultimo giorno, ultimo trekking. Salutiamo Madeira percorrendo le sue scogliere nella parte più orientale, proprio da dove eravamo partiti.
Vereda da Ponta de São Lourenço
Forse il mio preferito. Qui trovate tutte le info. Considerate mezza giornata, ma con la possibilità di fermarvi più a lungo per fare un bagno in una delle calette che si incontrano lungo il percorso o alla Prainha do Caniçal
Prima di andare a riconsegnare l’auto e prendere il volo di ritorno, noi ci siamo concessi un ultimo pranzo madeirense nel grazioso villaggio di Caniçal, dove troverete tanti ristorantini sul mare o più nell’entroterra.
dove mangiare a Madeira
A proposito, se volete sapere dove (e cosa) mangiare a Madeira, qui trovate piatti tipici e indirizzi, con il dettaglio dei costi. In generale, noi abbiamo sempre mangiato benissimo un po’ ovunque, la cucina di Madeira è ottima, anche se non offre moltissime alternative vegetariane.
Spero che questo articolo vi aiuti a decidere cosa fare a Madeira in cinque giorni e sia utile per costruire il vostro itinerario. Se siete alla ricerca di altri itinerari dettagliati, trovate qui quello del viaggio sulla West Coast e qui quello del viaggio in Islanda.