Messa in ombra dalle Dolomiti e dalle vette vertiginose delle Alpi occidentali, spesso ci dimentichiamo che anche la Lombardia vanta un tratto alpino che può fare concorrenza alle località più blasonate di Trentino e Val d’Aosta: è il Parco Nazionale dello Stelvio, una delle più grandi riserve naturali d’Europa, che occupa gran parte del territorio della Valtellina. Qui, tra vitigni che crescono eroicamente inerpicati su terrazzamenti verticali e mucche da latte da cui si producono formaggi dai gusti intensi, si nasconde una zona ricchissima dal punto di vista naturalistico ed enogastronomico. Vi propongo un itinerario per organizzare un weekend in Valtellina: cosa vedere, dove dormire e dove gustare piatti e vini tipici.
itinerario autunnale per trascorrere un weekend in Valtellina: cosa vedere, dove mangiare e dove dormire
dove: Valtellina
come: auto
cosa: paesaggi, cibo, montagna, strade panoramiche
quando: qualsiasi stagione, in autunno per le manifestazioni enogastronomiche
per quanto: weekend breve
a quanto: 200€ a testa
un’ipotesi di itinerario
giorno 1 – venerdì pomeriggio
Bormio, terme e cena
giorno 2 – sabato
Passo dello Stelvio
Livigno
Tirano
Cena a Teglio
giorno 3 – domenica
strada del vino della Valtellina
Morbegno
dove dormire in Valtellina
a Bormio
la prima notte ci fermiamo a Bormio.
Io ho alloggiato all’hotel QC Terme – bagni vecchi, che spesso propone promozioni o offerte stagionali (se vi registrate per la newsletter, ad esempio, potrete avere sconti e regali in occasione del vostro compleanno) e che include nella tariffa della stanza l’ingresso alle terme dal momento del check-in e tutto il giorno del check-out.
a Tirano
La seconda notte ci spostiamo a Tirano, o meglio, a Villa di Tirano, nella già citata Contrada Beltramelli, una cascina ristrutturata che conserva tutto il fascino di una casa antica ma con i comfort di un hotel.
cosa vedere in Valtellina
giorno 1
Bormio
Rinomata località termale già dai tempi dei Romani – Plinio il Vecchio parla delle proprietà delle sue acque nella sua Naturalis Historia nel I sec. d.C. – oggi è famosa anche per le piste da sci e per i sentieri escursionistici. Il bel centro storico merita senz’altro una visita.
giorno 2
Passo dello Stelvio
Con i suoi 2757 metri d’altitudine è il più alto valico automobolistico d’Italia e il secondo d’Europa. Meta ambita da motociclisti e automobilisti per la conformazione particolarmente suggestiva della strada, caratterizzata da decine di tornanti. Dal passo si gode di un bellissimo panorama sulla strada sottostante e sull’intera vallata. Un ottimo punto di osservazione da cui iniziare la scoperta della Valtellina.
Livigno
Diventata celebre per i suoi negozi duty free, Livigno si divide non senza fatica tra le origini contadine e un mood modaiolo acquisito negli ultimi decenni. Così anche i locali più tradizionali, come la nota Latteria, oscillano tra queste due anime contrapposte e non sempre pacificate. Se si riesce a coglierla nella sua identità alpina più pura, quella dei balconi di legno fioriti e i paesaggi glaciali, è però decisamente affascinante ed è una tappa imperdibile in un tour valtellinese, meglio se in bassa stagione.
Tirano
Punto di partenza e di arrivo del Trenino Rosso del Bernina (qui trovate qualche info per organizzare un viaggio sul celebre treno), Tirano è una cittadina tranquilla, il posto ideale in cui fare una passeggiata, senza dimenticare una visita all’imponente Santuario rinascimentale della Beata Vergine.
Teglio
Non può mancare una tappa a Teglio, paese d’origine dei pizzoccheri e sede dell’Accademia del Pizzocchero, che custodisce la ricetta originale dell’impasto e certifica la qualità del prodotto nei ristoranti locali, conferendo un riconoscimento. Inoltre, durante tutti i weekend autunnali si tiene “Teglio sapori”, una manifestazione enogastronomica che coinvolge diversi ristoranti, invitati a proporre un menu trasversale dedicato ogni fine settimana ad un prodotto autunnale diverso.
giorno 3
La strada del vino della Valtellina
Tra i motivi per cui visitare la Valtellina, a mio parere, ci sono senz’altro i suoi vini: qui, su terrazzamenti a tratti quasi verticali, si coltiva un nebbiolo chiamato localmente chiavennasca ma “parente” di quello con cui in Piemonte si produce il Barolo. Da questa zona di forti escursioni termiche provengono alcuni dei vini rossi secondo me più interessanti d’Italia: Sassella, Inferno, Valtellina Superiore e lo Sforzato, un particolare passito dalla gradazione piuttosto alta e il gusto intenso.
Sulla strada del vino si incontrano alcune tra le cantine più celebri del territorio valtellinese, un’ottima occasione per fare una degustazione.
Morbegno
Siamo praticamente a valle, in uno degli ultimi comuni della Valtellina (o dei primi, è questione di punti di vista). Morbegno è famosa per le manifestazioni enogastronomiche che si tengono tra settembre e ottobre, quest’anno purtroppo quasi tutte annullate a causa del covid.
Morbegno in Cantina
La più celebre, senz’altro, è Morbegno in Cantina, una sorta di “caccia al tesoro” wine-edition. Acquistando un pass (ce ne sono di diverse tipologie e prezzi) si riceve un calice e una mappa e si inizia il proprio itinerario di degustazione di vini valtellinesi (quasi sempre accompagnati da assaggi) lungo i diversi percorsi proposti.
Degusta Morbegno
Un’alternativa quest’anno è offerta da Degusta Morbegno, che propone tre diversi eventi enogastronomici in sei date. Il prossimo è l’ultimo weekend utile per approfittarne, ed è obbligatoria la prenotazione, perché i posti sono limitati.
Dove mangiare in Valtellina
A Bormio
Ricavato da un vecchio fienile e da una stalla del ‘600, questo bel ristorante con volte in pietra propone cucina tradizionale con qualche ricercata rivisitazione. Attenzione al periodo, però, perché Bormio conosce alcuni momenti morti durante l’anno e potreste trovarlo chiuso, controllate per tempo!
A Teglio
Atmosfera super familiare per questo ristorante semplice e accogliente. Il menu degustazione permette di assaggiare tutti i grandi classici della cucina valtellinese – bresaola, sciatt, pizzoccheri, formaggi locali e dolce della casa, più vino, acqua e caffè – a 30€. Ideale anche da condividere, magari con l’aggiunta di un piatto.
Se siete molto affamati, è il ristorante che fa per voi: qui le porzioni sono davvero abbondanti! Segnalo, oltre agli ottimi sciatt, una torta al grano saraceno molto soffice, non sempre facile da trovare.
A Morbegno
Nel cuore del centro storico di Morbegno, a pochi passi dal ponte di pietra, nei locali di una storica trattoria ha da poco riaperto il Vecchio Ristorante Fiume, aggiungendo alla cucina tradizionale un tocco di eleganza, soprattutto negli spazi (c’è anche una piccola zona esterna). Degna di nota la cantina, assai ricca di proposte locali.
Dove acquistare prodotti tipici e vino
Latteria di Chiuro, Chiuro
Una piccola deviazione dalla strada del vino è richiesta per fare incetta di souvenir gastronomici alla latteria sociale di Chiuro. Ovviamente il focus è sui prodotti caseari, soprattutto formaggi e yogurt, ma si possono acquistare altri prodotti tipici valtellinesi, come bresaola, farina di grano saraceno per fare i pizzoccheri e qualche piatto pronto, come gli sciatt.
Ci si può anche sedere in una graziosa saletta in pietra a gustare il gelato o il frozen yogurt.
Bottega Fratelli Ciapponi, Morbegno
Facilmente riconoscibile dall’antica insegna “drogheria”, questa bottega storica conserva intatto il suo fascino, pur nel continuo aggiornamento, soprattutto in fatto di vini. Qui la selezione di vini è ricchissima e merita una visita anche solo per addentrarsi nelle salette che profumano di bitto e di casera o per scendere nelle cantine dove sono conservate bottiglie antiche e preziosissime.
Il tabernario – enoteca delle Alpi, Sondrio
In un contesto decisamente più cittadino, proprio alle spalle del palazzo della Regione, si trova quest’enoteca in cui potete acquistare vini valtellinesi grazie ai consigli dei “tavernieri” o fare aperitivi con delle “tapas” valtellinesi a prezzi decisamente moderati.