un itinerario tra vino, tartufo e foliage
Patrimonio UNESCO e inserite dalla Lonely Planet tra i dieci luoghi da scoprire nel mondo del 2019, l’autunno è il periodo giusto per organizzare un weekend nelle Langhe: un itinerario tra vino, tartufo e foliage che è una gioia per la vista e per il palato.
Quando si parla di foliage, la mente esperta ed allenata corre alla east cost degli Stati Uniti, al New England con le casette di legno sui laghi, all’umida brughiera inglese con i suoi casolari ricoperti d’edera rossa, alle campagne della Borgogna. Eppure abbiamo la fortuna di avere in Italia un luogo che acquista un fascino del tutto particolare in questa stagione! Vi lascio qualche info per organizzare un weekend nelle Langhe che vi farà innamorare di queste colline.
Se invece cercate qualche idea più vicina a Milano, vi rimando a questo articolo.
l’itinerario in breve
giorno 1
Alba con giro in fiera
On the road tra Monforte e Barolo
La Morra per il tramonto e l’aperitivo
Cena all’Osteria della Rosa Rossa, Cherasco
giorno 2
“Vigna dei pastelli” e chiesetta di Coazzolo
pranzo all’agriturismo Brusalino, Mango
degustazione a Tenuta Carretta, Piobesi d’Alba
Barbaresco per il tramonto e l’aperitivo
giorno 1
Alba e la fiera del tartufo
Si parte dal centro più grande delle Langhe, la città di Alba. La cosa che più mi ha colpito, la prima volta che sono stata qui, è il profumo di crema di nocciole che permea l’aria tanto che lo senti già in macchina, prima ancora di scendere. Qui, infatti, ci sono gli stabilimenti della Nutella e le nocciole sono solo una delle meraviglie enogastronomiche di questa zona.
Il modo migliore per scoprirle tutte è entrare alla fiera internazionale del tartufo. Oltre a sorprendervi dei banchetti dove il tartufo viene venduto a peso, proprio come in una gioielleria, troverete tanti altri prodotti locali di cui fare scorta, dai formaggi, alla pasta fresca al vino.
Se non siete troppo appesantiti dagli acquisti, usciti dalla fiera potete passeggiare per le eleganti vie della cittadina o ammirarla dall’alto dal campanile della cattedrale di San Lorenzo (il biglietto costa 5€).
Tra Monforte e Barolo per osservare il foliage
È il momento di immergersi nel paesaggio che ha fatto guadagnare all’Italia un’altra menzione nella lista dei patrimoni mondiali dell’UNESCO. Il modo migliore per godervi un weekend nelle Langhe è percorrerne le strade panoramiche, su e giù dai colli, attraverso distese di viti e noccioli. Ogni tanto si apre uno spiazzo a bordo strada, è un invito a lasciare l’auto e proseguire a piedi tra i filari ordinati, osservando il mutare del colore delle foglie, che varia a seconda dell’esposizione al sole, dell’altitudine e persino, ho scoperto di recente grazie alla preziosa guida di Annalisa, in base al vitigno: uva bianca e moscato ingiallisce prima delle uve nebbiolo.
Se non ve la sentite di andare proprio a caso, ecco qualche possibile direttrice da seguire:
a caccia di panchine giganti
andate in cerca delle Grandi Panchine di Chris Bangle, diventate negli ultimi anni simbolo delle Langhe e pronte ormai a conquistare altre zone d’Italia. A Monforte ce ne sono ben due, e nei dintorni ne troverete molte altre, generalmente posizionate in punti panoramici.
Esiste anche l’app che permette di geolocalizzare le più vicine a voi!
di belvedere in belvedere sulla Strada del Barolo
la conformazione del territorio regala qua e là scorci molto panoramici, tanto che l’Associazione Strada del Barolo ha creato un vero e proprio itinerario con tanto di mappa scaricabile su Google Maps. Dovete solo accendere il navigatore e lasciarvi guidare.
la strada romantica delle Langhe e del Roero
sulla falsariga della più nota e blasonata Romantische Strasse bavarese, è stata realizzata la versione piemontese con undici tappe panoramiche. L’intento è quello di guidare il visitatore lungo un percorso di 130 km a ritmo lento e rispettoso del territorio, ed è un ottimo spunto per creare un itinerario su misura.
In ogni caso, non dimenticate di passare dai borghi di Monforte e Barolo!
Tramonto e aperitivo a La Morra
La Morra è il paese più alto della Bassa Langa e il suo belvedere, proprio in centro al paese, è, secondo me, uno dei punti più panoramici delle Langhe intere. Il mio consiglio è di arrivarci per il tramonto e, non appena il sole sarà calato, andare a fare una merenda-degustazione nell’accogliente cortile di UVE, attrezzato con funghi e copertine per poter stare all’aperto anche nei pomeriggi d’autunno inoltrato.
Cena a Cherasco
Non ha neanche diecimila abitanti, ma Cherasco vanta un panorama enogastronomico di tutto rispetto, con un ristorante stellato e diversi ristoranti di livello che nel periodo della fiera di Alba propongono piatti a base di tartufo bianco. Non posso che consigliare l’Osteria della Rosa Rossa, anche per la ricca e curata lista dei vini!
Domenica
“Vigna dei pastelli” e chiesetta di Coazzolo
Una delle cose che più amo delle Langhe è l’integrazione nel paesaggio naturale di alcuni elementi di arte contemporanea, come le già citate panchine giganti o le chiesette colorate di Barolo e Coazzolo. Quest’ultima, per ora meno famosa e gettonata della sua “sorella” più meridionale, è sempre opera di David Tremlett ed è costruita sulla cresta di una collina particolarmente panoramica. Anche se non siete appassionati di architettura e arte contemporanea, quindi, approfittatene per godere di un meraviglioso panorama.
Percorrendo una breve salita, si raggiunge la “vigna dei pastelli”, nella quale i pali tra i filari delle vigne sono sostituiti da matite colorate giganti. Anche in questo caso, panorama garantito!
Pranzo all’agriturismo Brusalino, Mango
Ci rimettiamo in macchina per affrontare qualche tornante in salita e raggiungere un agriturismo che offre una vista pazzesca sulle colline, con tanto di piscina super panoramica (e, se contate di venirci in estate, considerate che l’agriturismo ha anche delle stanze, oltre al ristorante!).
Condotto a gestione famigliare, con quella genuinità ormai rara da trovare nelle zone così turistiche, l’agriturismo Brusalino la domenica propone un menu fisso – tre antipasti, due primi, un secondo e un assaggio di dolci – a 30€. Restano escluse le bevande, ma i vini della casa, prodotti dai proprietari proprio qui, hanno prezzi onesti e buona qualità. Vi auguro di trovare i ravioli del plin ripieni di brasato, nettare degli dèi.
Degustazione alla Tenuta Carretta, Piobesi d’Alba
Non si può venire un weekend nelle Langhe e non fare almeno una visita in cantina con degustazione. Noi ci siamo trovati piuttosto bene alla Tenuta Carretta: abbiamo acquistato una degustazione tramite Musement e abbiamo potuto visitare vigneti e cantine, prima di assaggiare gli ottimi vini. In questo caso arrivare con il pranzo della domenica a fare da fondo non è una cattiva idea, perché gli assaggi sono generosi! Si riparte, non senza aver acquistato qualche bottiglia, ché tra non molto è Natale.
Barbaresco
Fermo restando che ogni spostamento in questi luoghi è fortemente regolato dal vincolo paesaggistico che impone di fermare la macchina ogni qual volta s’incontri uno scorcio di proprio gradimento, ci spostiamo infine a Barbaresco, dove si conclude il nostro breve tour delle Langhe.
Una passeggiata in paese, la salita sulla torre qualche minuto prima del tramonto (sempre al costo di 5€) e un’ultima bottiglia di vino, in uno dei locali che s’incontrano all’inizio dell’area pedonale.
Aperitivo a Barbaresco
Nonsolovino si presenta come una “enoprosciutteria” e già il nome è un programma: l’aperitivo è accompagnato da abbondanti salumi affettati al momento. Poco oltre, Koki Wine Bar, con una lista di vini che è più o meno una dispensa universitaria, offre anche piatti e, in questo periodo, piatti a base di tartufo a prezzi molto competitivi rispetto alla media di Alba e della Bassa Langa. Pur non avendolo provato, segnalo il vitello tonnato, che aveva un aspetto incredibile.
Cena a Barbaresco
Se avete tempo (e ancora fame) c’è anche l’osteria gourmet Campamac, di cui mi ha colpito in particolare il nome, un’espressione dialettale per invitare a non lesinare, a “metterne ancora”. Se il calice è ancora vuoto, campamac, che il vino, soprattutto nelle Langhe, non può mai mancare.
Dove mangiare (e bere) nelle Langhe
In un weekend nelle Langhe, un itinerario tra vino, tartufo e foliage, gran parte del tempo sarà dedicata al buon cibo e al buon vino. Qui trovate le coordinate Google Maps di alcuni posti che vi segnalo!
Ad Alba
Nell’Alta Langa
Canelli, ristorante enoteca di Canelli – Casa Crippa
Neive, enoteca al Nido della Cinciallegra
Nella Bassa Langa
Cherasco, Osteria della Rosa Rossa
Cantina Comunale con Cucina, Castiglione Falletto
Agriturismo San Martino, Clavesana
dove dormire nelle Langhe
parliamo di un territorio non troppo esteso, facile e piacevole da girare, quindi non esiste un luogo migliore di un altro per pernottare. Dipende tutto da gusti e budget, insomma. Potete cercare un alloggio ad Alba su airbnb, scegliere uno dei numerosi relais di lusso nascosti tra i vigneti, come il celebre Relais San Maurizio o provare una struttura più moderna e creativa, come UVE – rooms & wine bar a La Morra o ancora, scegliere una soluzione più originale e optare per un alloggio insolito, come gli “agronidi” di Casa Baladin a Piozzo.
Se siete appassionati di vino e vi è piaciuto questo itinerario per un weekend nelle Langhe, vi piacerà anche la zona della Valpolicella.