Come organizzare la crociera sul Nilo

Un viaggio in Egitto non può dirsi completo senza la classica crociera sul Nilo, eppure organizzare questa tappa del viaggio può essere abbastanza sfidante, soprattutto se avete intenzione di fare tutto in autonomia, senza rivolgervi ad un’agenzia e senza acquistare un pacchetto viaggio precostituito. In questo articolo cerco di spiegarvi come organizzare la crociera sul Nilo se state pianificando un viaggio in Egitto fai da te

scegliere la nave

La prima cosa da fare, quando si organizza una crociera sul Nilo, è valutare la tipologia di nave sulla quale vorremo fare quest’esperienza. Le imbarcazioni sul Nilo si dividono fondamentalmente in tre categorie:

è la più diffusa, la classica nave da crociera, un traghettone a più piani più o meno lussuoso spesso dotato di piscina e grandi spazi interni con aria condizionata. Questa soluzione è indicata per chi vuole risparmiare qualche centinaio di euro (se prenotate in anticipo riuscite a trovare ottime navi a 450/500€), ha poco tempo (gli itinerari sono spesso concentrati in due notti) o viaggia in estate. Questa tipologia di imbarcazione è, infatti, l’unica che garantisce l’aria condizionata in tutti gli spazi.

La felucca è un’imbarcazione tradizionale, a vela, una sorta di chiatta che si muove lentamente seguendo la corrente del Nilo (sud-nord) ed è adatta a chi non ha paura di fare un’esperienza molto spartana: si dorme all’aperto con i sacchi a pelo e non c’è energia elettrica, quindi neanche acqua corrente. Nei casi più wild sono previste delle tappe sulla costa per usare il bagno, non disponibile a bordo. Consigliata per chi ha un budget molto limitato (è, naturalmente, l’esperienza più economica), tanto tempo a disposizione e viaggia in estate (la notte sul Nilo la temperatura scende parecchio, nel periodo in cui abbiamo viaggiato noi arrivava anche sotto i dieci gradi).

è una versione lussuosa della felucca: combina il fascino di questa con le comodità di una motonave, perché è dotata di un generatore che garantisce corrente e acqua a bordo. È la soluzione più costosa, ed è comunque più lenta della motonave, perché le barche a vela non sono illuminate e quindi non navigano dal tramonto all’alba, ma è una scelta più sostenibile rispetto alla nave a motore. Per me, che ero un po’ turbata dall’impatto ambientale della crociera sul Nilo, si è rivelato un ottimo compromesso tra sostenibilità, autenticità e comfort.

considerare le esigenze di calendario

Se avete già iniziato a spulciare online probabilmente vi sarete accorti che le crociere non partono ogni giorno da ogni porto. Ci sono partenze fisse da Aswan o da Luxor in base a che decidiate di partire in motonave, felucca o dahabiya. Se non vi muovete con un viaggio di gruppo, inoltre, dovrete necessariamente prevedere dei giorni cuscinetto, quindi arrivare nel luogo in cui si imbarca il giorno prima ed eventualmente fermarvi una notte dopo lo sbarco, prima della tappa successiva (o del volo di rientro). In genere tutte le crociere sono strutturate con attività a partire dal mattino (o al massimo dall’ora di pranzo) del primo giorno fino al pomeriggio dell’ultimo.

decidere con quale compagnia viaggiare

Nella lunga fase di pianificazione che ha preceduto questo viaggio ho spulciato decine di siti e contattato diverse compagnie e tour operator. Alla fine, l’offerta migliore si è rivelata quella di Egypt Best Vacations, un’agenzia con sede a Luxor che mi aveva colpito da subito per la gentilezza non insistente (cosa non banale) del referente con cui mi interfacciavo, Abdul-Rahman Mahmoud.

Prenotando con tre mesi di anticipo circa abbiamo pagato 880$ tutto incluso (tre notti, tre colazioni, tre cene e quattro pranzi, soft drinks illimitati, guida e ingressi a tutti i siti), versando un acconto subito e il saldo (cash) alla fine.

State molto attenti a verificare cos’è incluso nelle tariffe al momento della prenotazione, i soft drinks per esempio sono una chicca non da poco. Tenete presente che al prezzo della crociera dovrete sempre aggiungere le mance (circa 10$ a testa al giorno per lo staff e almeno altrettanti per la guida, da consegnare alla fine del viaggio)

Mi sento decisamente di consigliare questa compagnia: la guida, Essam, era preparatissima, lo staff della nave gentilissimo, il cibo ottimo (essendo una compagnia egiziana abbiamo sempre mangiato local). Abbiamo navigato da Aswan a Esna alternando visite ai siti archeologici (e non solo) al relax a bordo. La comodità di viaggiare in dahabiya è che ha orari diversi rispetto alle motonavi, quindi potrete godervi i templi senza folla. La navigazione in sé, poi, lenta e silenziosa, è magnifica perché le coste del Nilo sono rigogliose e piene di vita.

come organizzare la crociera sul nilo

le tappe della crociera

Le tappe proposte dagli itinerari delle crociere sono pressocché sempre le stesse – Aswan, Kom Ombo, Edfu, Luxor – anche se può variare il tempo di navigazione (alcune motonavi riescono a coprire questo itinerario in due notti) o l’orario delle visite.

giorno 1 

Abbiamo incontrato la nostra guida ad Aswan al mattino presto. Prima di imbarcarci abbiamo concluso la visita della città (per noi era il secondo giorno qui) andando a vedere l’obelisco incompiuto, l’immensa diga e il tempio di Philae, che si trova su un’isola (benché non quella su cui fu originariamente costruito, perché anche questo fu spostato dopo la costruzione della diga) e si raggiunge con una barchetta. Se avete una notte in più ad Aswan tenete presente che è possibile partecipare ad una visita notturna con giochi di luci e suoni.

giorno 2

Vedere il tempio che appare in lontananza, poi scivolare lentamente sull’acqua fino ad arrivare al suo cospetto è davvero magico. Ha un fascino senza tempo che provare a spiegare risulta retorico e inutile, quindi mi limito alle questioni pratiche: come in quasi tutti i siti, soprattutto quelli sul Nilo, troverete orde di venditori ambulanti che tenteranno di invogliarvi a guardare o comprare. Ignorateli, nella maggior parte dei casi tentano di fregarvi.

Nel pomeriggio ci siamo fermati nei pressi di una cava dove abbiamo potuto visitare un piccolo tempio scavato nella roccia e alcune case dei lavoratori, alcune delle quali dotate di pareti e soffitti coperte da geroglifici in ottimo stato. La cosa più divertente di questa tappa, tuttavia, è stato il fatto che eravamo da soli, le guardie del sito hanno aperto per noi le porte del tempio e poi una ci ha accompagnati in una zona di solito non aperta al pubblico.

per la seconda cena lo staff della nave ha organizzato un barbecue sulla spiaggia sfruttando un’area di un villaggio costiero gestita da un signore anziano, che in cambio dell’affitto di questo spazio riceve denaro per sé e per la sua famiglia (altro aspetto non marginale nella scelta di una compagnia come EBV è l’attenzione alle persone che vivono sul Nilo e grazie al Nilo, che devono beneficiare di questa preziosa risorsa). È stata una serata bellissima di condivisione, balli e allegria.

giorno 3

Anche qui arriviamo nel momento migliore: le grandi navi lo raggiungono e visitano all’alba, così noi alle dieci siamo praticamente soli in questo affascinante tempio che un tempo ospitava un festival, così ci racconta la guida, così celebre e frequentato che i profumi delle essenze e i fumi dei sacrifici arrivavano a centinaia di chilometri di distanza. 

Nel pomeriggio abbiamo fatto una breve ma intensa sosta in un villaggio sulla costa dove abbiamo incontrato Asmaa e la sua famiglia. Asmaa ha trent’anni e da qualche tempo collabora con Egypt Best Vacations aprendo le porte della sua casa ai crocieristi per far conoscere la vita del villaggio.

Quest’attività le ha attirato le invidie di alcuni compaesani ma lei non si fa intimorire e ci racconta della sua vita, delle sue attività quotidiane, ci mostra il forno per fare il pane in giardino, beviamo il tè con la sua famiglia, ci chiede dell’Italia e di cosa ci sia piaciuto dell’Egitto, parliamo della pandemia e di come sia stato viverla lì, su quella riva del Nilo uguale a cinquemila anni fa. Non amo, quando viaggio, “andare a vedere” il villaggio tradizionale come se fosse uno zoo, ma l’incontro con Asmaa è stato molto diverso, è stato un momento di scambio e di incontro davvero bello.

La nostra dahabiya attracca ad Esna, dove si conclude la crociera. Poco oltre ci sono delle chiuse che non attraverseremo, ma che molte navi in realtà superano, per arrivare direttamente a Luxor. Noi ne approfittiamo per vedere un posto decisamente poco frequentato dai turisti, fare un giro – e qualche acquisto – in un minimarket locale e prelevare un po’ di contante (perché, non dimenticatelo mai, in Egitto si paga tutto cash) prima di tornare a bordo per l’ultima cena.

giorno 4

dopo la colazione salutiamo l’equipaggio e saliamo a bordo di un van che ci porterà a Luxor. In poco meno di un’ora raggiungiamo la capitale del nuovo regno, una città che è praticamente un museo a cielo aperto, in cui ci sarebbe da rimanere una settimana per riuscire a vedere tutto ciò che c’è da vedere. Noi, in due giorni, ci limitiamo alle cose davvero imperdibili:

il luogo in cui furono scavate le tombe dei faraoni per sottrarle ai pericoli cui l’architettura imponente delle piramidi le esponeva è oggi uno dei siti più visitati del Paese, anche perché Luxor è facilmente raggiungibile dalla costa del Mar Rosso, quindi meta di tante escursioni in giornata per chi sta nei resort.

È probabile, quindi, che qui troverete tutta la folla che non avete incontrato finora, ma vale la pena anche sgomitare per visitare quello che è decisamente uno dei posti più incredibili al mondo: le tombe dei faraoni custodiscono pareti ricche di geroglifici e disegni dai colori vivacissimi.

Per preservarli è previsto che soltanto dieci (delle oltre sessanta) tombe rinvenute siano aperte contemporaneamente. Si può fare un biglietto che le comprenda tutte e dieci oppure, come abbiamo fatto noi, uno che ne prevede tre soltanto, a scelta. Quella di Tutankhamon, invece, è sempre visitabile con un biglietto a parte.

Il tempio è incastonato nella montagna ed è un gioiello di architettura, anche perché l’architetto fu a lungo amante della regina!

Ampliato, arricchito e trasformato per diciassette secoli, il complesso templare di Karnak rimase infine incompiuto dopo la conquista dell’Egitto da parte di Alessandro Magno. Tuttavia, è un luogo davvero incredibile: la sala delle immense colonne, tutte finemente dipinte, è magnetica, avrei potuto rimanerci l’intero pomeriggio, e la superficie del tempio è davvero notevole, considerate almeno un paio d’ore per visitarlo.

Un viale fiancheggiato da sfingi unisce il tempio di Karnak a quello di Luxor, dove è possibile ripercorrere tutta la storia dell’Egitto: alcuni geroglifici conservano il nome di Alessandro Magno, ci sono tracce del passaggio dei Romani, i volti degli dèi sfregiati dai cristiani e una moschea addossata alle pareti del tempio nel periodo in cui sabbia e polvere avevano nascosto la maggior parte dell’edificio. Un bel modo per concludere questa giornata a Luxor e, più in generale, il nostro viaggio.

Spero che questi consigli su come organizzare la crociera sul Nilo vi siano utili. Se state organizzando un viaggio in Egitto fai da te vi consiglio di leggere anche questo articolo