itinerario nella penisola di Snaefellsnes

Siamo quasi alla fine del viaggio, dopo esserci lasciati alle spalle la penisola di Tröllaskagi, e con questo articolo vi porto alla scoperta di una delle zone che ho più amato, proponendovi un itinerario nella penisola di Snaefellsnes. 

Protesa nell’oceano tra Reykjavik e i fiordi occidentali, la penisola di Snaefellsness viene spesso chiamata “Islanda in miniatura” perché racchiude in un centinaio di chilometri tutte le meraviglie dell’Islanda: cascate, vulcani, spiagge di sabbia nera, ghiacciai e distese di lava solidificata. 

Vale, quindi, decisamente la pena aggiungere una deviazione al classico giro sulla ring road per visitarla. A dire il vero, io ho deciso di dedicarle due giorni e sono decisamente soddisfatta di questa scelta.

Itinerario nella penisola di Snaefellsnes: cosa vedere

Giorno 1

Stykkishólmur

Porta d’accesso alla penisola e cittadina più popolosa, Stykkishólmur è un villaggio di pescatori che si affaccia sul Breiðafjörður. Per averne una visione d’insieme si può salire sul grande scoglio sede del faro, o osservarla dal mare, sul traghetto che va a Flatey o su quello che arriva dai fiordi occidentali. Stykkishólmur è infatti collegata con Brjánslækur dal traghetto Baldur.

Attenzione!

Se, come noi, arrivate da nord, Google Maps vi proporrà di percorrere la strada 54, che la nostra guida segnalava tra quelle asfaltate, quindi percorribili senza problemi. Nell’estate 2021, invece, era asfaltata solo per il primo tratto e sterrata per circa cento chilometri, tant’è che noi abbiamo anche forato e siamo stati salvati dall’intervento provvidenziale di un islandese dotato di cric e assi di legno che ci ha permesso di riprendere il viaggio senza problemi.

Il mio consiglio è di scendere fino a Borgarnes e percorrere da lì la strada 56, che dovrebbe essere asfaltata. Si allunga di circa un’oretta, ma si azzera, o quasi, il rischio di forature. Comunque è bene sempre controllare la condizione delle strade sul sito Vegasjà, con una mappa delle strade asfaltate e non che viene aggiornata periodicamente. Inoltre si possono consultare le webcam che inquadrano in tempo reale alcuni tratti delle strade principali.

Flatey

Una volta al giorno (due prima del Covid) da Stykkishólmur parte un traghetto per l’isolotto di Flatey, un agglomerato di casette colorate, rifugio estivo di centinaia di islandesi e di migliaia di pulcinelle di mare. Trascorrere qualche ora – o addirittura una notte – sull’isola di Flatey è un’esperienza davvero particolare che vi consiglio molto. È meta di turismo locale e ancora poco nota agli stranieri, il che già la rende interessante, ed è popolata in larga parte da pecore assai socievoli che si lasceranno avvicinare. Inoltre è uno dei luoghi più indicati per l’avvistamento delle pulcinelle di mare, che vengono a nidificare sulla punta occidentale dell’isola. 

itinerario nella penisola di Snaefellsnes

Info pratiche

Il biglietto per il traghetto si può acquistare direttamente al porto e costa circa 25€ a tratta a persona (non proprio a buon mercato, ma cosa lo è in Islanda?)

La navigazione dura circa un’ora e mezza.

Cosa vedere a Flatey

Flatey è un’isola da vivere più che da “vedere”. All’attracco del traghetto troverete un info point che è anche bar, ristorante, negozio di cianfrusaglie, luogo di ritrovo dei local. Vale la pena entrare per respirarne l’atmosfera rilassata ed immergersi nel mood dell’isola, nonché per assaggiare gli ottimi hot dog (a soli 2,70€!).

Un’unica strada conduce al “centro” del paese, che poi è anche il centro dell’isola. Qui c’è un porticciolo dal quale ammirare la vita che scorre lenta nella piazza principale con le pecore che ti brucano accanto. 

Percorrendo la strada fino in fondo si raggiunge l’estremità popolata dalle pulcinelle di mare. Alcune zone potrebbero essere chiuse, soprattutto in estate, nel periodo in cui le pulcinelle nidificano e si riproducono, ma non avrete bisogno di arrivare fino alla punta per vedere stormi di pulcinelle appollaiate sugli scogli.

itinerario nella penisola di Snaefellsnes

Tornando verso il traghetto fate una deviazione verso l’interno per visitare la minuscola chiesa dell’isola. 

Dove dormire a Flatey

Se prima di lasciare l’isola vi dovesse venire il desiderio di rimanerci più a lungo – Flatey è così: o la si ama o la si odia, o si sogna di restare o non si vede l’ora di saltare sul traghetto e tornare in mezzo alla società – sappiate che l’hotel Flatey non ha molte camere ed è l’unica vera struttura ricettiva presente sull’isola, quindi va prenotata con largo anticipo.

Giorno 2

Ripartiamo da Stykkishólmur per esplorare il resto della penisola.

Monte Kirkjufell

Diventata celebre grazie a Game of Thrones, questa montagna dalla forma peculiare, dovuta all’azione dei ghiacciai che ne hanno eroso le pareti, pare sia la più fotografata del Paese e non è difficile crederlo. Ammirarla, tra l’altro, non richiede alcuna fatica: vi basterà parcheggiare a bordo strada e percorrere qualche metro alla ricerca dell’inquadratura perfetta. Si può anche raggiungere la vetta, ma solo in compagnia di guide esperte.

itinerario nella penisola di Snaefellsnes

Ingjaldshóll

Caratteristica chiesetta con il tetto rosso, come se ne vedono tante in Islanda, ma resa particolarmente suggestiva dalla posizione, in fondo ad una piccola strada asfaltata, che guida la vista verso l’edificio e la rende anche decisamente fotogenica.

Djúpalónssandur

Che ci sia una spiaggia nera non è sicuramente insolito in una terra vulcanica come l’Islanda, ma la spiaggia di Djúpalónssandur è circondata da colossali formazioni rocciose che le danno un aspetto davvero peculiare. Scenario perfetto per un picnic!

Sentiero da Hellnar a Arnastapi

Citato dalla Lonely Planet in una guida ai sentieri più panoramici del mondo, il breve sentiero costiero (2,5km) che si snoda da Hellnar ad Arnastapi può essere percorso senza particolare attrezzatura o allenamento e in effetti regala scorci davvero straordinari. Tornando ad Hellnar rifocillatevi nel grazioso Fjöruhúsið café.

Búðakirkja

La piccola chiesa nera di Budir è una tappa imperdibile della penisola, anche perché negli ultimi anni, grazie anche al successo sui social, è diventata uno dei simboli dell’Islanda intera.

Spiaggia di Ytri Tunga

L’ultima deviazione da fare prima di lasciare la penisola è quella verso la spiaggia di Ytri Tunga, popolata da gruppi di foche abituate alla presenza degli uomini e, quindi, inaspettatamente “socievoli”. Si lasciano avvicinare a sufficienza per scattare loro delle belle foto e per osservarle mentre si rotolano sugli scogli con aria soddisfatta. Attenzione alle maree: nel tardo pomeriggio l’acqua sale, quindi non attardatevi troppo!

Piscina geotermica di Landbrotalaug

Nascosta dietro una fattoria, c’è questa piccola vasca dove la temperatura si mantiene costantemente intorno ai 40 gradi. Nonostante non sia facilissima da trovare (non lontano dal cratere Eldborg – qui le coordinate Google Maps), è ormai diventata un’attrazione gettonatissima dai turisti, quindi è preferibile arrivarci la mattina presto o la sera tardi, mentre vi lasciate alle spalle la penisola.

Penisola di Snaefellsnes: dove mangiare

Narfeyrarstofa, Stykkisholmur

L’avevo puntato prima ancora di partire ed effettivamente si è rivelata una delle cene migliori dell’intero viaggio: locale accogliente e curato, menù tradizionale ma con qualche tocco innovativo, come le patatine doritos nella panatura super crunchy del fish ‘n chips, e servizio super cordiale. Ci è piaciuto a tal punto che abbiamo dato addirittura una chance al loro espresso, unica cosa che non vi consiglio di fare. Conto onesto: 58€.

Englendingavik, Borgarnes

Diretti all’alloggio della seconda sera, dopo esserci lasciati alle spalle la penisola, ci siamo fermati in questo ristorante affacciato sul mare che ha un bel patio all’aperto da cui godersi meravigliosi tramonti. Cibo e prezzi nella norma: 65€.

Penisola di Snaefellsnes: dove alloggiare

Stykkisholmur, Höfði

Cottage ricavato nella dependance di una casa privata occupata da un anziano non sempre proprio amichevole, con bagno in camera ma doccia separata, per raggiungere la quale bisogna attraversare una parte del giardino. A disposizione degli ospiti c’è una hot tub e nel frigo c’è l’occorente per una (semplice) colazione.

150€

Borgarnes, hotel Hafnarfjell

Una delle sistemazioni più panoramiche del viaggio: un cottage vista tramonto discretamente fornito anche di strumenti per cucinare. La colazione a buffet è servita in un’area comune.

177€.

mappa dell’itinerario nella penisola di Snaefellsnes

Costo totale per due giorni nella penisola di Snaefellsnes: 555€

alloggi: 327€

traghetto per Flatey: 105€

pasti fuori: 123€

Spero che questo itinerario nella penisola di Snaefellsnes vi sia piaciuto, a breve l’ultima tappa di questo viaggio islandese, il circolo d’oro.