I laghi di Plitvice sono famosissimi: primo parco nazionale della Croazia, patrimonio UNESCO, in cima alla classifica delle mete più frequentate d’Europa. Tuttavia, io ho per anni rimandato il momento in cui li avrei visitati, prima perché avrei voluto includerli in un più ampio on the road balcanico, poi perché mi trovavo sempre a preferire altre mete per un weekend lungo, magari raggiungibili senza auto. Infine, complice la cancellazione di un volo per il ponte del 2 giugno, ho rimediato a questa grave mancanza e in questo articolo vi racconto qualche informazione sui laghi di Plitvice, quale percorso fare, dove alloggiare e quando andare.
dove si trova e com’è strutturato il parco dei laghi di Plitvice
Il parco nazionale dei laghi di Plitvice si trova nell’entroterra croato, non lontano dal confine con la Bosnia. Il parco è piuttosto esteso, comprende sedici laghi (quattro inferiori e dodici superiori) e si può girare tutto a piedi oppure usufruire dei bus e dei battelli che collegano aree diverse del parco.
come raggiungere i laghi di Plitvice
in auto
Da Milano ci vogliono circa sette ore, quindi potreste valutare di fare una tappa intermedia – ad esempio in Istria, come abbiamo fatto noi, dove abbiamo visitato lo stupendo parco di Capo Kamenjak, di cui vi parlo qui. Se siete arrivati in aereo a Zagabria o Zara, città che distano un paio d’ore dal parco, potete anche pensare di noleggiare una macchina.
Ci sono ampi parcheggi a pagamento (ma ad un prezzo onesto, noi per oltre sette ore abbiamo speso nove euro) e vi sconsiglio quindi di lasciare l’auto lungo la strada nei chilometri che precedono l’ingresso del parco, come abbiamo visto fare: non sappiamo quanto sia severa la polizia croata e in più io mi terrei tempo ed energie per esplorare il parco e approfitterei di un parcheggio più comodo.
in bus
Da Zara e Zagabria, le due città della Croazia più vicine al parco, esistono collegamenti con mezzi pubblici di linea.
con un’escursione organizzata
Su piattaforme come GetYourGuide, Viator e simili troverete tantissime soluzioni per qualsiasi necessità: partenza da Zara o Zagabria (in qualche caso anche da città più lontane, ma considerate che il parco necessita di un bel po’ di ore per essere visitato a dovere), solo trasporto o guida, con biglietto incluso o escluso, più o meno lunghi…insomma, troverete senza dubbio ciò che fa al caso vostro, anche se tra tutte questa è sicuramente l’opzione meno economica.
orari e biglietti
Controllate sempre sul sito orari e prezzi perché variano in base alla stagione. Al momento della nostra visita – inizio giugno 2023 – l’orario era 8-19 e il prezzo 39€ a persona. Non fatevi spaventare dalla cifra, certamente importante, perché vi basterà mettere piede nel parco per capire che sono soldi ben spesi.
Vi suggerisco di acquistare il biglietto in anticipo sul sito selezionando una fascia oraria. Cercate di arrivare il prima possibile perché il parco è piuttosto grande e vi accorgerete che la folla aumenta col passare delle ore.
ingresso 1 o 2?
Se doveste notare che nel giorno e nell’orario di vostro interesse i biglietti all’ingresso 1 sono esauriti non disperate: i due ingressi si equivalgono perché molti percorsi all’interno del parco sono ad anello e in ogni caso ci sono le navette gratuite che portano da un punto all’altro, quindi entrare dall’ingresso 1 o 2 è assolutamente indifferente.
e se non trovo biglietti nel giorno/orario di mio interesse?
Se tutti i biglietti per il giorno o l’orario di vostro interesse sono esauriti, sappiate che esiste la possibilità di acquistare il biglietto direttamente in loco. Tuttavia, è possibile che dovrete attendere diverse ore prima di poter entrare e l’ingresso senza prenotazione non è in alcun modo assicurato, quindi fatelo soltanto se non comporta un grande sacrificio (non partirei da qui senza avere l’ingresso prenotato, insomma, ma se per qualche ragione siete già in zona e volete fare un tentativo, perché no?)
posso portare il mio cane?
Come altri parchi nazionali croati, anche il parco dei laghi di Plitvice è pet friendly! I cani sono ammessi gratuitamente, anche su traghetti e navette, ma vanno sempre tenuti al guinzaglio.
quale percorso fare
Veniamo alle note più dolenti: la cosa per noi più difficile è stata, senza dubbio, organizzare il percorso una volta entrati nel parco. Agli ingressi troverete dei ragazzi che hanno il compito di dare informazioni, ma nel nostro caso – complice sicuramente il fatto che in quella giornata fosse in corso una maratona, con conseguenti modifiche al traffico delle navette, e che ci fossero state abbondanti piogge nei giorni precedenti, quindi alcuni tratti non fossero percorribili – le informazioni sono state insufficienti e in qualche caso scorrette, quindi armatevi di pazienza e di cartina e cercate di capire quale percorso fa al caso vostro.
i percorsi migliori
Se avete tutta la giornata a disposizione il mio consiglio è quello di percorrere la maggior parte della strada a piedi: il percorso K è l’unico che fa il giro di tutti i laghi, ma al momento della nostra visita alcuni tratti erano chiusi per allagamenti, quindi ci siamo orientati sul percorso H, che è una sorta di edizione ridotta del K: si gira tutto il parco, ma prendendo navette e battelli in alcuni punti.
Le linee tratteggiate nella cartina indicano i tratti che si fanno con la navetta, mentre dal P1 al P2 e dal P2 al P3 ci si muove con il traghetto elettrico.
Al momento della nostra visita abbiamo seguito questo percorso:
P1 – P2 (traghetto)
P2 – P3 (traghetto)
tratto a piedi fino a st1
St1 – St2 (navetta)
di nuovo P1 – P2 (traghetto)
percorso a piedi fino a St3
St3 – St2 (navetta)
Potete modificare a piacimento il senso di percorrenza e l’ordine della visita, anche in base a esigenze imprevedibili, come eventi sportivi o atmosferici che in qualche modo si intromettono nei vostri piani.
Considerate che i tempi di percorrenza suggeriti dal parco sono tutti sovrastimati. Noi ci siamo ritrovati a fare alcuni tratti nella metà del tempo segnalato, quindi non abbiate paura di non riuscire a concludere in tempo un sentiero. Consiglio, però, di indossare scarpe chiuse e tecniche, perché alcuni punti potrebbero essere scivolosi.
dove mangiare
Nel parco ci sono diversi punti ristoro e i prezzi ci sono sembrati anche piuttosto onesti per il contesto. Noi, tuttavia, ci eravamo portati dei panini e ci sono diverse aree super panoramiche per improvvisare un picnic. Nei pressi delle aree ristoro (che si trovano quasi tutte alle stazioni dei bus e dei battelli) ci sono anche tavoli e sedie.
quando andare ai laghi di Plitvice
Il periodo in cui i laghi sono più ricchi d’acqua e le cascate al massimo della loro portata è la primavera, quando l’acqua che si scioglie dai ghiacciai arriva a nutrire i bacini. Tuttavia, questo è anche il periodo in cui il meteo è più instabile e nessuno si augura di camminare tutto il giorno sotto la pioggia, benché possa essere suggestivo. Quindi, l’ideale potrebbe essere la primavera inoltrata, tra fine maggio e la prima metà di giugno, anche per evitare le folle eccessive dell’estate. Per una seconda visita, invece, suggerisco l’autunno: i boschi che circondano il parco si colorano di giallo, rosso e arancione e dev’essere davvero spettacolare il foliage riflesso nell’acqua cristallina dei laghi.
dove alloggiare ai laghi di Plitvice
All’interno del parco ci sono alcune sistemazioni ed essendo una meta molto turistica anche nelle immediate vicinanze non avrete difficoltà a trovare alloggi di vario genere. Noi abbiamo deciso di allontanarci un po’ e abbiamo trovato questa bellissima villetta a Sinac, un villaggio immerso nella campagna croata che vanta una delle sorgenti del fiume Gacka e una pizzeria che ha la fama di essere la migliore della Croazia (non avendone provate altre non posso giudicare, ma la quattro formaggi era decisamente ricca e il servizio super cordiale, oltre al fatto che abbiamo speso in quattro poco più di cinquanta euro). Allontanarsi dai laghi garantisce un discreto risparmio economico, oltre a far risparmiare anche qualche chilometro nel viaggio di rientro verso l’Italia.
Spero che questo articolo sui laghi di Plitvice, quale percorso fare, dove alloggiare e quando andare vi sia utile. Io ho davvero apprezzato questo parco, che mi ha fatto rivivere alcune sensazioni vissute nei grandi parchi americani, di cui, se vi affascinano i parchi naturali, potete leggere qui.