Itinerario in Val d’Orcia

Le colline della Val d’Orcia sono patrimonio UNESCO dal 2004 e sono l’incarnazione del cliché della Toscana nel mondo: colli morbidi punteggiati di casolari e cipressi, colori pieni e caldi, atmosfera rilassata, ottimo vino e ottimo cibo, il luogo ideale in cui trascorrere un weekend a caccia di meraviglie. In questo articolo vi propongo un itinerario in Val d’Orcia attraverso i suoi luoghi più iconici e i paesaggi da cartolina.

come raggiungere la Val d’Orcia

Per apprezzare a pieno questi paesaggi secondo me è fondamentale avere un mezzo proprio. Che sia una moto, la propria auto o un’auto a noleggio, bisogna avere la libertà di fermarsi in qualsiasi momento davanti ad uno scorcio che ci affascina. Anche perché, ve lo assicuro, succede abbastanza spesso.

quando andare in Val d’Orcia

Secondo me il periodo ideale per vedere le colline della Val d’Orcia è l’estate, per via dell’intensità della luce e della brillantezza dei colori. Anche l’inizio dell’autunno e la primavera inoltrata, tuttavia, potrebbero essere un buon periodo anche per evitare le folle.

dove alloggiare in Val d’Orcia

Noi abbiamo scelto la zona di Pienza perché ci sembrava piuttosto strategica grazie alla sua vicinanza alla maggior parte dei luoghi che volevamo visitare. Ci siamo trovati molto bene al Podere Poggio Salto (circa 200€ per due notti), immerso tra le colline, in un luogo piuttosto isolato e pacifico, con una bella piscina dove rilassarsi godendo di una vista straordinaria.

itinerario in val d'orcia
La piscina del Podere Poggio Salto

Albe e stellate impagabili, colazioni un po’ semplici, ma si possono facilmente integrare acquistando qualcosa in paese.

itinerario in Val d’Orcia
3 giorni

Giorno 1

Tappa a Montepulciano

Arrivo al podere

Montalcino, cena alla Drogheria Franci

Giorno 2 

Agriturismo Baccoleno

Cipressi di San Quirico d’Orcia

Pienza

Poggio Covili e/o Cappella della Madonna di Vitaleta

Cena al Podere Il Casale

Giorno 3

Cappella della Madonna di Vitaleta

Bagno Vignoni 

Bagni San Filippo

Radicofani 

Giorno 1

Il primo giorno è in realtà un pomeriggio. Nel nostro caso perché arrivavamo dall’Umbria, tappa precedente del nostro lungo on the road, ma immaginando di dedicare alla Val d’Orcia un weekend potrebbe anche essere un venerdì in cui abbiamo lavorato mezza giornata e poi siamo partiti. Prima di raggiungere la Val d’Orcia vera e propria, facciamo una sosta a Montepulciano.

Montepulciano

Non più colli senesi, non ancora piena Val d’Orcia, questa bella cittadina si sviluppa sulla cima di un colle e merita una visita anche solo per le viste pazzesche di cui si gode dai suoi numerosi belvedere. Se arrivate affamati, poi, avrete l’imbarazzo della scelta su dove fare un aperitivo con dell’ottimo vino locale.

vista da uno dei belvedere di Montepulciano (come sulla copertina della guida Lonely “Italia on the road”)

Montalcino

La sera ci spostiamo a Montalcino, magari in tempo per assistere al tramonto dai bastioni della Rocca, da dove la vista spazia fino alle colline della Maremma! 

Prenotate per tempo alla Drogheria Franci, che propone piatti della tradizione toscana rivisitati con qualche tocco gourmet – il giusto per dare un tocco di novità senza stravolgere il sapore del piatto – e soprattutto offre una vasta scelta di vini, in particolare, ovviamente, di Brunello di Montalcino. Due antipasti, due portate principali, due calici di Brunello, acqua e caffè: 80€.

Giorno 2

Agriturismo Baccoleno

È uno dei luoghi più fotografati della Val d’Orcia: i filari di cipressi disposti a “S” con il casale in primo piano, alle spalle le crete senesi, le dolci colline d’argilla che rappresentano il paesaggio caratteristico della zona. 

itinerario in val d'orcia

Veniteci al mattino presto per anticipare le coppie di influencer in cerca dello scatto perfetto e trovare la vista con la giusta condizione di luce, oppure al tramonto, con il sole che cala proprio di fronte a voi, e le colline che si tingono di rosso intenso.

Una possibile deviazione

Da qui, il punto più a nord del nostro itinerario, potete spingervi fino a Siena (circa mezzora) o alla celebre abbazia di San Galgano (un’ora e quindici)

I cipressi di San Quirico d’Orcia

Noi, invece, torniamo verso Pienza facendo tappa in quest’altro luogo iconico della Val d’Orcia, se non dell’intera Toscana. Si tratta di due gruppi di cipressi disposti in forma circolare, apprezzabili da lontano o dall’alto, se disponete di un drone. 

Passeggiate tra i campi di grano che li circondano, immaginando di essere in una scena del Gladiatore o in uno sfondo preimpostato di Windows, e poi rimettetevi in viaggio. Anche il minuscolo borgo di San Quirico merita una sosta, visto che è una deviazione piccolissima.

Pienza

Patrimonio UNESCO per il suo piccolo ma delizioso e curatissimo centro storico, questa cittadina vi conquisterà per la perfetta armonia dei suoi vicoli. Non a caso, è stata definita la città ideale del Rinascimento! 

Pienza è anche la città del pecorino, che potete acquistare in uno dei tanti caseifici che incontrerete o al consorzio agrario, oppure gustare insieme ad altri prodotti tipici per un pranzo veloce. Se invece avete voglia di un cocktail, fermatevi da Idyllium, localino sulle mura con una vista straordinaria sui colli.

Agriturismo Poggio Covili

Proprio sulla Cassia, una strada che imparerete a conoscere durante l’esplorazione della Val d’Orcia, si affaccia quest’altro casale preceduto da un filare di cipressi, altro luogo simbolo della zona. Scattate una foto nel pomeriggio, quando il sole lo investe di una luce intensissima, e poi proseguite verso Castiglione d’Orcia, se non siete ancora sazi di borghi, o verso la Cappella della Madonna di Vitaleta per aspettare il tramonto.

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Se è una calda giornata d’estate, invece, è il momento ideale per tornare al podere e godersi un paio d’ore di relax in piscina.

Cena al Podere Il Casale

Ancora su consiglio dei Voiago, prenotiamo per cena in questo ristorante che ha una terrazza panoramica che domina l’intera Val d’Orcia e che propone piatti cucinati con ingredienti a km0. I formaggi, in particolare, sono straordinari. Tante proposte anche vegetariane, vegane e senza glutine.

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Antipasti, due piatti principali, una bottiglia di vino, acqua e caffè: circa 70€.

Giorno 3

Cappella della Madonna di Vitaleta

Questa piccola cappella scortata dai cipressi è diventata celebre perché protagonista di molti scatti nelle più svariate angolazioni. Al pomeriggio e per il tramonto viene letteralmente presa d’assalto, per questo ci andiamo al mattino, anche se non è l’orario migliore per immortalarne la facciata principale. 

Si parcheggia a poche centinaia di metri e si prosegue a piedi per un tratto pianeggiante e poco impegnativo. 

Volendo potete inserire questa cappella in un sentiero ad anello che parte da Pienza e passa dai campi di grano del Gladiatore.

Bagno Vignoni

La caratteristica di questa frazione di San Quirico d’Orcia è la grande vasca termale al centro della piazza, conosciuta fin dall’antichità per le proprietà delle sue acque. Ci sono anche delle vasche libere, il cosiddetto Parco dei Mulini. 

Per noi niente bagno, ma pranzo alla bottega di Cacio, una gastronomia dove si possono acquistare prodotti da portare via o da mangiare nel bel giardino. Neanche a dirlo, i formaggi sono speciali.

Bagni San Filippo

Bagno alle terme naturali non cancellato ma rimandato a questa località nella parte meridionale della Val d’Orcia, alle pendici del Monte Amiata. Il punto più suggestivo – e affollato – di queste vasche termali naturali è la cosiddetta Balena Bianca, un’enorme formazione calcarea che, con un po’ di fantasia, ricorda una balena. 

I bagni San Filippo sono, per adesso, un po’ meno noti delle celebri terme di Saturnia e per questo si riesce a trovare un po’ di spazio nelle pozze anche arrivando nel pomeriggio. Meno facile trovare parcheggio, anche se ci sono tanti parcheggi a pagamento lungo la strada che costeggia l’ingresso all’area termale (gratuito, almeno fino all’estate 2020).

Radicofani

Ultima tappa del nostro itinerario in Val d’Orcia è il borgo bandiera arancione del touring Radicofani, con la sua fortezza arroccata su una rupe. Un ultimo belvedere dal quale passare in rassegna tutta la Val d’Orcia e salutarla prima di ripartire.

Spero che questo itinerario della Val d’Orcia vi sia utile per organizzare un weekend o una vacanza tra queste meravigliose colline.